Il Personale ATA nella Comunità Educante: Dall’Invisibilità al Riconoscimento

Il Personale ATA nella Comunità Educante: Dall’Invisibilità al Riconoscimento

Il personale ATA, ovvero il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, rappresenta una componente essenziale ma spesso sottovalutata nel sistema scolastico italiano. Non si limita infatti a mansioni operative e amministrative, ma si configura come vero e proprio agente educativo nella comunità educante della scuola. Come sottolineato da Giuseppe D’Aprile, segretario generale della UIL Scuola, in un intervento alla Camera dei Deputati del 30 ottobre 2025, il ruolo degli ATA deve essere valorizzato e riconosciuto, dato che contribuiscono quotidianamente alla crescita civica e personale degli studenti attraverso l’esempio diretto e le relazioni quotidiane. Questo riconoscimento non si riflette ancora pienamente nelle politiche scolastiche e parlamentari, dove il personale ATA resta spesso invisibile e poco considerato. Nel contesto della governance scolastica, la valorizzazione degli ATA implica una maggiore partecipazione nelle decisioni, formazione continua e riconoscimenti adeguati che ne affinino il contributo pedagogico e gestionale.

La comunità educante si configura come un sistema complesso che va oltre il semplice insegnamento frontale, coinvolgendo docenti, studenti, famiglie e personale ATA. Quest’ultimo, formato da collaboratori scolastici (bidelli), assistenti amministrativi e tecnici, e direttori dei servizi generali e amministrativi, garantisce un ambiente scolastico sicuro, ordinato e accogliente. Attraverso gesti concreti come il rispetto delle regole, la mediazione nei conflitti e la cura degli spazi, gli ATA esercitano una forma di educazione implicita ma fondamentale per lo sviluppo della cittadinanza attiva. L’aneddoto riportato da D’Aprile sul bidello che educa una studentessa a non gettare la carta a terra esemplifica il valore di questa educazione quotidiana e informale.

Perimetrando il futuro del personale ATA nella scuola italiana, si evidenziano sfide e opportunità legate alla digitalizzazione, inclusione e sicurezza. È necessario un cambio di paradigma culturale e politico che riconosca e valorizzi contrattualmente questi lavoratori, promuovendo la formazione, ampliando gli organici e aprendo tavoli di confronto istituzionali. Solo così il personale ATA potrà svolgere appieno il suo ruolo di co-protagonista nella formazione delle nuove generazioni, contribuendo a una scuola inclusiva, efficiente e attenta alla qualità educativa e organizzativa.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.