Il Piano Olivetti: Una Nuova Mappa delle Energie e delle Esigenze Culturali dei Territori Italiani
L'Assemblea Nazionale dell'ANCI 2025, tenutasi a Bologna, ha rappresentato un momento fondamentale per rilanciare il ruolo della cultura nei territori italiani. Al centro del dibattito si è posta la visione ispirata da Adriano Olivetti, rilanciata dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha illustrato il "Piano Olivetti", un progetto strategico che mira a mappare le energie e le esigenze culturali locali. La conferenza ha sottolineato l'importanza dell'editoria di prossimità come strumento di coesione sociale e valorizzazione delle identità territoriali, evidenziando Bologna come modello virtuoso per queste politiche. Il Ministro Giuli ha presentato il libro di Chiara Faggiolani, che approfondisce il tema della partecipazione civica e della cultura come bene comune, fondamentali per comprendere le necessità culturali dei territori.
Il cuore del Piano Olivetti risiede nella mappatura delle esigenze culturali attraverso la collaborazione tra amministrazioni comunali, scuole, biblioteche e associazioni. L'obiettivo è creare una mappa dinamica e aggiornata delle risorse e dei bisogni locali, orientando in modo più efficace e equo gli investimenti culturali. A tal fine, il Ministero della Cultura ha annunciato un consistente impegno economico destinato a sostenere iniziative di editoria di prossimità, innovazione culturale, formazione degli operatori e digitalizzazione delle reti bibliotecarie. L'eredità di Adriano Olivetti, con la sua filosofia di sviluppo umano, sostenibile e partecipativo, costituisce la guida teorica e pratica del piano, che intende restituire centralità alle comunità e ai loro patrimoni culturali.
La sfida principale consiste nell'integrare i dati raccolti nella mappatura con le decisioni amministrative locali, favorendo il dialogo tra enti, cittadini e governo centrale. Il Piano Olivetti prevede strumenti digitali di consultazione, bandi per le realtà associative, sistemi di valutazione dell'impatto e la nascita di reti territoriali di coordinamento. I risultati attesi comprendono una distribuzione più equa delle risorse culturali, un potenziamento delle competenze degli operatori e una maggiore partecipazione civica. Inoltre, si prospettano effetti positivi sul rafforzamento del tessuto culturale e associativo, sulla promozione del turismo sostenibile e sull'innovazione sociale. In sintesi, il Piano Olivetti rappresenta un’opportunità per ripensare l’identità culturale italiana valorizzando le diversità territoriali e costruendo uno sviluppo coeso, solidale e innovativo.