Primo paragrafo
La Regione Marche si distingue come laboratorio di innovazione sanitaria, con particolare attenzione alla medicina di genere e alla prevenzione delle patologie cardiache nelle donne over 50. La recente iniziativa CANFib, presentata al G7 Salute di Ancona nel 2025, rappresenta un approccio pionieristico nel campo della prevenzione predittiva delle aritmie femminili. Coinvolgendo 500 donne marchigiane tra i 50 e i 75 anni, lo studio si pone l’obiettivo di individuare con largo anticipo chi svilupperà disturbi del ritmo cardiaco mediante l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale e dispositivi wearable di ultima generazione. L’arruolamento delle partecipanti avviene dopo una rigorosa selezione basata su fattori clinici e socio-geografici, consentendo di raccogliere dati rappresentativi dell’intera popolazione regionale. I wearable monitorano costantemente i parametri vitali delle pazienti per tre mesi, con un periodo di osservazione clinica che si estende fino a due anni, offrendo così una fotografia dettagliata e dinamica del rischio aritmico femminile. L’aspetto innovativo del progetto risiede nell’integrazione tra dati clinici, monitoraggio digitale continuo e capacità predittiva dell’IA, proiettando la sanità regionale su standard internazionali.
Secondo paragrafo
Il cuore tecnologico dello studio CANFib è un sofisticato algoritmo di intelligenza artificiale, originariamente sviluppato negli Stati Uniti e adattato al contesto marchigiano grazie alla collaborazione tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e un team multidisciplinare. L’algoritmo, che utilizza tecniche di machine learning e deep learning, elabora una vasta gamma di dati raccolti attraverso i dispositivi wearable, come battito cardiaco, qualità del sonno e pressione sanguigna. Il processo predittivo si sviluppa su più fasi: raccolta e analisi dei dati, raffronto con modelli statistici, ritaratura dell’algoritmo in risposta ai feedback clinici e segnalazione tempestiva alle strutture sanitarie dei casi sospetti. Questa metodologia permette di anticipare l’insorgenza delle aritmie, intervenire precocemente e ridurre i rischi di complicanze gravi, come ictus o scompenso cardiaco. Inoltre, il progetto offre spunti preziosi alla medicina di genere evidenziando particolarità fisiologiche e cliniche femminili spesso trascurate negli studi precedenti. La gestione etica e sicura dei big data sanitari, con rigorose procedure di anonimizzazione e rispetto delle normative privacy, rappresenta un altro pilastro della ricerca, assicurando la tutela dei diritti delle partecipanti.
Terzo paragrafo
L’impatto atteso dallo studio CANFib va ben oltre la sperimentazione locale, configurandosi come un possibile cambio di paradigma nella prevenzione cardiovascolare nazionale. L’utilizzo dell’IA per la previsione aritmie nelle donne over 50 ottimizza l’allocazione delle risorse sanitarie, riduce i costi delle complicanze tardive e sensibilizza l’opinione pubblica sul ruolo chiave del monitoraggio proattivo. Il coinvolgimento diretto di 500 donne, coadiuvato dall’impiego di dispositivi wearable e dalla stretta supervisione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, garantisce autorevolezza, affidabilità e replicabilità del modello. Tuttavia, lo studio dovrà fronteggiare sfide tecniche come la possibilità di falsi allarmi e la necessità di una supervisione clinica costante, oltre a questioni etiche legate all’uso e gestione dei dati. Nonostante ciò, le opportunità sono enormi: estensione futura ad altri tipi di patologie croniche, sviluppo di linee guida per la medicina personalizzata e rafforzamento del ruolo delle Marche come centro d’innovazione sanitaria di rilievo internazionale. In conclusione, CANFib pone le basi per una sanità sempre più predittiva, personalizzata e attenta alle specificità di genere, a beneficio dell’intera collettività.
