
Jezero Mons: La Scoperta di un Vulcano Accanto al Cratere Jezero su Marte Rivoluziona le Prospettive sulla Vita Marziana
La recente scoperta della natura vulcanica di Jezero Mons, situata accanto al cratere Jezero su Marte, ha rivoluzionato la comprensione delle dinamiche geologiche e del potenziale biologico del pianeta rosso. Studi precedenti consideravano questa prominenza come una semplice montagna, ma nuove analisi dei dati geologici, topografici e mineralogici raccolti da missioni marziane (inclusa quella del rover Perseverance) hanno portato a una reinterpretazione radicale: Jezero Mons è in realtà un vulcano spento. Questa scoperta è particolarmente significativa perché la presenza del vulcano, in stretta prossimità di quello che un tempo era un lago all’interno del cratere Jezero, suggerisce che le condizioni passate possano essere state favorevoli alla formazione e allo sviluppo della vita. Il calore vulcanico avrebbe tenuto liquida l’acqua anche in condizioni climatiche ostili e arricchito l’ambiente di elementi chimici essenziali, avvicinando l’ambiente marziano a quello di sorgenti idrotermali terrestri, note per ospitare forme di vita primitive.
Grazie all’analisi combinata dei dati raccolti da rover, satelliti e sonde, gli scienziati del Georgia Institute of Technology hanno identificato minerali e morfologie tipiche di vulcani, oltre a tracce di antiche interazioni tra lava, acqua e sedimenti. La presenza di carbonati, silicati e minerali formatisi in ambienti caldi e umidi rafforza ulteriormente l’ipotesi che il cratere Jezero e Jezero Mons abbiano ospitato microambienti idrotermali adatti allo sviluppo della vita. Il team ha inoltre dimostrato, attraverso modelli fisico-chimici, che processi simili a quelli delle sorgenti idrotermali terrestri possono essersi verificati su Marte, alimentando la speranza di trovare biosegnali fossili o molecolari preservati nei minerali.
La scoperta di Jezero Mons come vulcano e non semplice altura cambierà radicalmente le future strategie di esplorazione marziana. Le prossime missioni dovranno focalizzarsi sull’analisi diretta delle rocce vulcaniche, sulla ricerca di campioni profondi e sulla verifica della presenza di indizi di antiche forme di vita nei depositi idrotermali. Questo risultato, pubblicato su Communications Earth & Environment, sottolinea il ruolo fondamentale delle interazioni tra calore vulcanico e presenza d’acqua nello sviluppo degli ambienti abitabili su Marte. Inoltre, la conoscenza di queste dinamiche sarà indispensabile anche per il futuro della colonizzazione umana e per la comprensione dei processi che hanno reso i pianeti adatti – o meno – alla vita. Jezero Mons, ora ufficialmente riconosciuto come vulcano, rappresenta una nuova chiave interpretativa nello studio della storia planetaria e della ricerca di ambienti favorevoli alla vita extra-terrestre.