La Libertà tra Biologia, Neuroscienze e Intelligenza Artificiale: Siamo Ancora Padroni del Nostro Destino?
Nel dibattito contemporaneo, la libertà umana si confronta con le sfide poste dalle neuroscienze e dall'intelligenza artificiale, discipline che mettono in discussione la percezione tradizionale di autonomia individuale. Al Meeting di Rimini, illustri esperti come Mario De Caro e Giorgio Vallortigara hanno esplorato come i meccanismi cerebrali influenzino le decisioni apparentemente libere, sotto una lente che evita semplicismi ma riconosce l'importanza della responsabilità personale. Le neuroscienze, rivelando processi decisionali precoci e complessi, suggeriscono una nuova lettura del libero arbitrio che tiene conto della plasticità cerebrale, dell'ambiente e della cultura; tuttavia, non esauriscono la ricchezza dell'esperienza umana, la quale è caratterizzata da flessibilità, apprendimento e consapevolezza. L'intelligenza artificiale aggiunge un'ulteriore dimensione interrogativa, in quanto la crescente delega delle decisioni agli algoritmi rischia di limitare la capacità critica e la volontà autonoma dell'individuo, spingendo a riflessioni etiche e giuridiche sulla responsabilità umana nell'era digitale. In definitiva, emerge la necessità di un approccio interdisciplinare che unisca scienze biologiche e umanistiche, promuovendo una nuova definizione di libertà basata su scelta, consapevolezza e responsabilità, elementi imprescindibili in un tempo di trasformazioni tecnologiche rapide e profonde.