La nuova Legge Montagna 2025: Strategie, Risorse e Futuro per le Terre Alte d’Italia

La nuova Legge Montagna 2025: Strategie, Risorse e Futuro per le Terre Alte d’Italia

La Legge Montagna 2025 rappresenta un importante traguardo per le politiche sulle aree montane italiane, volte a contrastare spopolamento, isolamento e declino socioeconomico. Il provvedimento introduce un Fondo per lo Sviluppo della Montagna Italiana da 200 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027, finalizzato a sostenere infrastrutture, sanità, istruzione, agricoltura e turismo. Cruciale in questa strategia è l’erogazione di incentivi mirati per medici, insegnanti e sanitari, al fine di assicurare servizi essenziali di qualità e frenare l’esodo demografico delle comunità montane. Tale approccio risponde a un declino registrato negli ultimi decenni che ha causato una riduzione significativa del personale e della presenza abitativa. Inoltre, la legge promuove innovazione nel settore agricolo e potenzia il turismo montano con azioni volte a favorire la destagionalizzazione e l’offerta esperienziale, valorizzando il patrimonio naturale e culturale. Tuttavia, il successo della riforma dipenderà dalla concreta attuazione delle misure, dalla partecipazione attiva delle comunità locali e dalla capacità di superare criticità come eccessiva burocrazia e dotazione finanziaria considerata da alcuni ancora insufficiente. Il dibattito politico, con figure chiave come Marco Bussone e Daniela Santanchè, sottolinea l’urgenza di un impegno condiviso per garantire una rinascita demografica e socioeconomica delle terre alte italiane, rendendole centri vitali di sviluppo territoriale e innovazione.

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