
La Preoccupazione della FLC CGIL di Foggia: Una Critica Dettagliata alle Indicazioni Nazionali 2025 e ai Rischi per la Scuola Italiana
Le Indicazioni Nazionali 2025 propongono un nuovo quadro per i curricoli scolastici italiani, ma la FLC CGIL di Foggia esprime profonde preoccupazioni. In primo luogo, si denuncia un ritorno a una scuola nozionistica, basata sulla semplice trasmissione di saperi predefiniti, che limita l'autonomia dei docenti e soffoca l'innovazione didattica. Il curricolo unico e prescrittivo rischia di uniformare e standardizzare l'offerta formativa, trascurando le diversità culturali e territoriali del Paese. Inoltre, si critica l'impostazione dell'insegnamento della storia, che appare condizionata da logiche ideologiche e poco pluraliste, privando gli studenti di un approccio critico e democratico alla disciplina.
Altro aspetto messo in discussione è la marginalizzazione del concetto di cittadinanza globale, fondamentale per preparare i giovani alle sfide globali contemporanee come clima e diritti umani. La FLC CGIL rileva inoltre una carenza di visione strategica riguardo all'introduzione dell'intelligenza artificiale nella scuola, con mancanza di formazione docente specifica e di un piano etico-culturale strutturato. L'introduzione del latino nella scuola media, senza adeguate risorse e formazione, appare una scelta problematica che rischia di creare difficoltà e disaffezione tra gli studenti.
Il sindacato invita a un ripensamento complessivo delle Indicazioni, proponendo una maggiore autonomia scolastica e valorizzazione del corpo docente. Sottolinea l'importanza di integrare competenze trasversali e saperi nuovi con attenzione alla cittadinanza globale, e di investire seriamente in formazione, strumenti didattici e innovazione tecnologica. La posizione della FLC CGIL di Foggia rappresenta un contributo di riflessione critica che auspica una scuola pubblica più inclusiva, moderna e capace di preparare adeguatamente le nuove generazioni ad affrontare il futuro.