
La scuola secondo Massimo Recalcati: il ritorno ai maestri autentici per rispondere ai giovani
Il dibattito sulla scuola contemporanea si concentra spesso su innovazione e strumenti digitali, trascurando la figura del maestro. Massimo Recalcati, psicoanalista e intellettuale italiano, nel suo libro "La luce e l’onda. Cosa significa insegnare?" rilancia l’importanza centrale del maestro autentico. Secondo Recalcati, la crisi della scuola è prima di tutto crisi di maestri veri. I giovani cercano una guida adulta che non sia solo un coach o tutor, ma una testimonianza impegnata e direzionata verso il futuro. Il maestro ha un ruolo trasformativo che va ben oltre la mera trasmissione di contenuti.
Recalcati distingue chiaramente tra maestro, coach e tutor: il coach motiva e facilita processi tra pari, il tutor offre supporti specialistici, mentre il maestro è una figura verticale e impegnata, che incarna passione, competenza e coerenza personale. I ragazzi continuano a desiderare maestri autentici perché hanno bisogno di adulti che sappiano ispirare, correggere e ascoltare, contribuendo alla formazione dell'identità e alla costruzione del senso. Senza questa testimonianza, la scuola rischia di diventare sterile e incapace di coinvolgere emotivamente e intellettualmente.
Questa crisi riflette e alimenta problemi sociali: disaffezione, fragilità identitaria e difficoltà di progettare il futuro. Recalcati invita a invertire questa tendenza con una scuola che affermi nuovamente la dignità e il valore del maestro, investendo nella formazione dei docenti e nel clima relazionale. Solo così la scuola potrà rispondere alla richiesta dei giovani, offrendo non solo competenze, ma uno spazio di crescita autentica, incontro generazionale e orientamento esistenziale.