L’armonia minacciata: la visione de 'La Donna eterna' di Gertrud von le Fort e lo scontro con lo spirito del tempo

L’armonia minacciata: la visione de 'La Donna eterna' di Gertrud von le Fort e lo scontro con lo spirito del tempo

Il lavoro di Gertrud von le Fort, "La Donna eterna", pubblicato nel 1934, costituisce una meditazione profonda e originale sulla condizione e il significato metafisico della donna. Nel primo paragrafo si evidenzia il contesto storico in cui von le Fort scrive: un'Europa scossa da crisi politiche, sociali e culturali, con la perdita delle tradizioni spirituali e l'avanzata delle ideologie totalitarie. In questa cornice, la scrittrice tedesca propone una riflessione che guarda oltre le riduzioni sociologiche o psicologiche della femminilità, ponendo l'accento sulla dimensione spirituale e simbolica della donna, intesa come principio di mediazione tra il tempo e l'assoluto, e come custode di un'eternità da riscoprire.

Nel secondo paragrafo si analizza nel dettaglio il nucleo centrale dell'opera: la differenziazione tra spiritualità maschile e femminile, con la seconda vista come apertura al trascendente, ricezione e intercessione anziché controllo o dominio. La maternità spirituale rappresenta un tema cardine, intesa non solo come capacità biologica ma soprattutto come generatività umana su un piano più ampio, che include la trasmissione di valori eterni e la mediazione tra visibile e invisibile. Von le Fort formula una critica serrata alle ideologie contemporanee che riducono la donna a ruolo sociale o funzione biologica, sostenendo che tale riduzionismo svuota la femminilità del suo significato originario e cosmico.

Infine, nel terzo paragrafo si sottolinea l'attualità del pensiero della von le Fort, anche quasi un secolo dopo la stesura dell’opera. La sua proposta invita a riscoprire la dimensione simbolica e spirituale del femminile, evitando sia ideologizzazioni strumentali sia il ritorno a stereotipi arcaici. "La Donna eterna" si rivela così un testo controcorrente e profondo, capace di arricchire il dibattito contemporaneo sul ruolo della donna nella società, proponendo un equilibrio tra innovazione e tradizione, e suggerendo che la femminilità rimane un principio di mediazione, armonia e senso in tempi di crisi identitarie e culturali.

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