“Lascia che il mondo giri” di Colum McCann: un affresco delle periferie esistenziali e sociali nella New York degli anni ’70
"Lascia che il mondo giri" di Colum McCann è un romanzo ambientato nella New York del 1974, che offre un profondo affresco delle periferie esistenziali e sociali di una metropoli in bilico tra crisi e speranza. Attraverso un intreccio narrativo corale e polifonico, McCann mette in scena vite diverse – dai monaci irlandesi impegnati nel Bronx ai protagonisti segnati da dolore e riscatto – che si connettono attorno all'evento simbolico della famosa camminata su filo di Philippe Petit tra le Torri Gemelle. Questo gesto straordinario diventa il filo rosso in grado di legare persone e storie apparentemente distanti, incarnando la ricerca umana di connessione e senso in un mondo frammentato. L'autore esplora temi attuali come l'incomunicabilità, le disparità sociali e la solitudine nelle grandi città, rappresentando New York non solo come sfondo ma come vero protagonista, specchio delle contraddizioni e delle speranze dell'essere umano.
Il personaggio di Corrigan, un monaco irlandese dedito agli emarginati del Bronx, incarna la tensione tra fede e realtà delle periferie dell'anima. La spiritualità di Corrigan si intreccia con le difficoltà quotidiane degli abitanti delle periferie, offrendo una visione concreta e umana della solidarietà nelle società contemporanee. Il romanzo, attraverso una struttura a incastro e l'alternanza di punti di vista, permette al lettore di immergersi nelle emozioni e nelle contraddizioni di ogni personaggio, costruendo un mosaico narrativo che riflette la complessità della vita cittadina e la molteplicità delle sue voci.
"Lascia che il mondo giri" si inserisce nel solco della letteratura contemporanea di New York, distinguendosi per la sua attenzione ai margini e alle minoranze sociali. La critica ha apprezzato la capacità di McCann di raccontare la diversità americana senza cedimenti al sentimentalismo, offrendo una riflessione profonda sul senso delle connessioni umane in un’epoca di crisi. Grazie al suo stile lirico ma essenziale, e a un ritmo narrativo incalzante, il romanzo rappresenta un testo fondamentale per comprendere le dinamiche sociali e spirituali delle metropoli moderne, invitando a riconoscere negli altri un frammento della propria umanità.