
L’Avanzo di Bilancio Inail 2024: Opportunità Strategica per la Sicurezza sul Lavoro tra Vincoli e Prospettive
Il bilancio Inail del 2024 presenta un avanzo superiore a 2,6 miliardi di euro, sollevando un acceso dibattito sulle migliori strategie di utilizzo delle risorse per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo risultato, frutto della crescita dei contributi delle imprese, dell’ottimizzazione delle spese amministrative e dei rendimenti patrimoniali, mette in evidenza la forza dell’istituto nel garantire tutele economiche significative ai lavoratori colpiti da infortuni o malattie professionali. Tuttavia, solo una parte ridotta dell’avanzo è attualmente destinata a interventi di prevenzione, ricerca e innovazione. La Corte dei Conti, insieme a sindacati e associazioni di categoria, richiama l’attenzione sull’urgenza di pompare risorse in progetti strutturali per ridurre in modo effettivo infortuni e malattie professionali, chiedendosi se e come l’avanzo possa trasformarsi in un vero motore di cambiamento. Alla base della gestione di questi fondi si pongono numerosi vincoli, sia interni (priorità di bilancio) sia esterni (normativa nazionale ed europea), che complicano e rallentano le procedure di approvazione e utilizzo straordinario delle risorse.
L’utilizzo efficace dell’avanzo di bilancio Inail per investimenti in sicurezza sul lavoro rappresenta una delle principali richieste di esperti e stakeholder. Le priorità individuate riguardano la formazione obbligatoria e continua degli addetti, la digitalizzazione delle pratiche, incentivi alle imprese per sistemi antinfortunistici avanzati e forti investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Un ulteriore punto focale è la necessità di diffondere una cultura della sicurezza sin dalla scuola e di rafforzare i sistemi di monitoraggio e valutazione degli interventi. Tuttavia, la destinazione dell’avanzo deve tenere conto della missione principale dell’Inail, ovvero il sostegno economico diretto ai lavoratori infortunati o colpiti da malattie professionali, funzione che attualmente assorbe circa il 60% delle uscite. Gli esperti suggeriscono di trovare un equilibrio virtuoso tra queste due anime: assistenza economica e politiche attive di prevenzione. Solo così è possibile garantire non solo la giustizia sociale, ma anche una riduzione strutturale degli incidenti nei luoghi di lavoro.
Il confronto con i modelli europei mostra come altri paesi, grazie a una gestione più flessibile delle risorse, investano proporzioni crescenti dei propri bilanci in innovazione, formazione e sensibilizzazione, ottenendo risultati significativi nella riduzione degli incidenti e delle malattie professionali. L’Italia, pur disponendo di un fondo solido, paga ancora il prezzo di vincoli e procedure troppo rigide che rallentano la trasformazione dell’avanzo in reale valore aggiunto per imprese e lavoratori. Le raccomandazioni per il futuro includono la revisione dei vincoli normativi, la definizione di una quota minima di avanzo da reinvestire ogni anno in sicurezza e la creazione di tavoli permanenti di confronto tra istituzioni, parti sociali e rappresentanze dei lavoratori. La vera sfida per l’Inail sarà trasformare l’avanzo in una leva di sviluppo preventivo e sociale, capace di accompagnare il Paese verso una cultura lavorativa moderna, sicura e solidale.