Le antiche palizzate di Grado rivelano la storia dell’innalzamento del mare Adriatico
Le antiche palizzate rinvenute a Grado, Friuli-Venezia Giulia, sono fondamentali per ricostruire la storia dell'innalzamento del livello del mare Adriatico tra il I e il VI secolo d.C. Frutto di una sinergia tra archeologi e l'Istituto Nazionale di Oceanografia, queste strutture lignee testimoniano le origini delle trasformazioni costiere legate a mutamenti climatici storici. Grado, sito strategico sin dall'epoca romana, vedeva un fragile equilibrio tra terra e mare, oggi studiato con strumenti innovativi come la dendrocronologia, analisi isotopiche, e rilievi 3D. Le palizzate, realizzate con legni quali quercia, farnia, olmo e pino, hanno subito attacchi biologici di specie come il Teredo navalis, il che fornisce indicazioni precise sulla salinità e temperatura delle acque nella tarda antichità. L'analisi multidisciplinare rivela un innalzamento di circa 40 centimetri del livello marino nell'ultimo millennio e mezzo, relativo a periodi di variazione climatica globale. Questi dati confermano che il cambiamento climatico e l'innalzamento marino non sono soltanto fenomeni contemporanei ma radicati nella storia locale e mediterranea. La ricerca, con implicazioni attuali significative, pone le basi per strategie di adattamento ai mutamenti futuri e stimola ulteriori indagini a scala globale. Le scoperte di Grado dimostrano come l'integrazione di archeologia e scienze ambientali sia cruciale per comprendere la resilienza delle società antiche e affrontare sfide ambientali moderne.