Le criticità degli algoritmi nelle supplenze GPS: perché aumentano i contenziosi nella scuola italiana
L'algoritmo utilizzato per l'assegnazione delle supplenze tramite le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) in Italia mira a garantire trasparenza e neutralità, ma presenta numerose criticità che complicano il processo. Tra queste, l'irrevocabilità delle scelte effettuate dai docenti, la mancata pubblicazione preventiva delle cattedre disponibili e la gestione poco chiara delle rinunce e degli spezzoni orari, causano insoddisfazione e frequenti contenziosi legali. L’algoritmo infatti funziona assegnando incarichi sulla base delle preferenze espresse, ma non consente modifiche né torna indietro sulle scelte, penalizzando facilmente chi compie errori o non manifesta interesse in tutte le opzioni offerte. Inoltre, la pubblicazione delle cattedre spesso avviene solo contestualmente o dopo la compilazione delle preferenze, costringendo i docenti a scelte rischiose senza informazioni complete. Questo contesto ha determinato un aumento dei ricorsi, con molti insegnanti che contestano errori procedurali e assegnazioni indesiderate, rivolgendosi anche a specialisti legali come l’avvocato Mariaconcetta Milone. Per migliorare, si suggerisce una revisione dell'intero sistema: rendere le cattedre note prima della scelta, permettere modifiche durante la compilazione, chiarire il significato di rinuncia, migliorare la trasparenza e fornire formazione ai docenti. Solo così sarà possibile ridurre l'instabilità, tutelare la dignità professionale degli insegnanti e assicurare un attribuzione meritocratica degli incarichi.