
Le montagne italiane, motore silenzioso del turismo: il 6,7% del Pil grazie alla crescente attrattività delle aree montane secondo il Rapporto Uncem
Le montagne italiane rappresentano un segmento fondamentale dell'economia turistica nazionale, contribuendo con il 6,7% del PIL delle aree montane. Da un lato, questa percentuale evidenzia il ruolo consolidato del turismo di montagna non solo come attrattiva paesaggistica ma anche come vero motore di sviluppo locale, con numeri importanti di posti letto e pernottamenti nelle Alpi e negli Appennini. Tale crescita è sostenuta da micro-imprese, dall'offerta variegata di strutture ricettive e da un interesse crescente sia nazionale che internazionale verso esperienze autentiche e sostenibili in ambienti naturali.
Altro aspetto cruciale è l'identità culturale e la crescente attrattività delle montagne come luogo non solo per villeggiatura, ma anche per residenze stabili. Il 56% degli intervistati desidera vivere in montagna, richiamato da una qualità della vita più elevata, dalla possibilità di lavoro da remoto e da un rinnovato interesse verso modelli di sviluppo sostenibile che valorizzano tradizioni e produzioni locali. Questa tendenza impatta positivamente sulle dinamiche demografiche e la rigenerazione delle comunità montane, favorendo politiche di sviluppo integrate.
Guardando al futuro, le prospettive del turismo montano italiano si basano su innovazione, sostenibilità e governance partecipata. Investimenti infrastrutturali, digitalizzazione, mobilità sostenibile e offerte turistiche tematiche sono vie per incrementare la competitività e aiutare l'adattamento ai cambiamenti climatici. Sfide come isolamento e tutela ambientale richiedono strategie politiche efficaci, capaci di coniugare sviluppo economico con salvaguardia dei patrimoni naturali e culturali, facendo delle montagne uno spazio strategico di crescita per tutto il Paese.