1. Preferenza per i temi d’attualità e analisi dei dati
La Prima Prova della Maturità 2025 si conferma come un riflesso fedele delle scelte e delle sensibilità delle nuove generazioni. Quest’anno, oltre mezzo milione di studenti italiani, si sono confrontati con sette tracce, scegliendo quella più vicina ai propri interessi e alla propria preparazione. Il dato più eclatante riguarda la netta preferenza per la traccia di Riccardo Maccione sul tema del rispetto, scelta dal 40,3% dei candidati. Questo risultato sottolinea la tendenza a privilegiare argomenti attuali e trasversali, in grado di collegare esperienze personali e contesto sociale. Il secondo tema più scelto è stato quello su Paolo Borsellino e il valore della memoria civile, con il 13,6% delle scelte, mentre l’analisi del testo letterario, tipologia A, è crollata sotto il 10%. Questi dati, diffusi con tempestività dal Ministero, confermano un orientamento costante ormai da diversi anni, favorito anche dalla percezione che temi d’attualità o di ambito civile siano più accessibili e gestibili durante l’esame rispetto ai tradizionali brani letterari.
2. Crisi dei classici e motivazioni degli studenti
L’edizione 2025 evidenzia in maniera marcata una sempre minore propensione degli studenti ad affrontare tracce di analisi testuale, specialmente quando si tratta di grandi classici della letteratura italiana. La traccia sul "Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, ad esempio, ha raccolto appena il 2,3% delle preferenze, segnando un ulteriore passo indietro rispetto agli anni precedenti. Questo fenomeno è spiegato dagli stessi studenti e docenti: i classici sono percepiti come troppo complessi, lontani dal vissuto quotidiano e rischiosi in fase d’esame, soprattutto per chi non possiede una solida preparazione letteraria. D’altro canto, la familiarità con temi come il rispetto, la legalità o altri argomenti attuali consente di affrontare la prova con maggiore sicurezza, attingendo a esperienze personali e conoscenze trasversali. Di fronte a questa realtà, molti insegnanti e dirigenti scolastici sottolineano la necessità di ripensare la didattica, favorendo percorsi interdisciplinari, lettura attiva e scrittura creativa, per recuperare l’interesse verso i classici e rafforzare le competenze critiche degli studenti.
3. Implicazioni per la didattica e prospettive future
La distribuzione delle scelte tra le diverse tracce offre spunti cruciali per la didattica e l’organizzazione degli Esami di Stato futuri. Da un lato, il successo dei temi di attualità e civici può essere visto come segnale positivo dell’attenzione delle scuole alle esigenze formative degli studenti e alla realtà contemporanea. Dall’altro, il declino dell’analisi dei testi letterari pone interrogativi sulla solidità della preparazione umanistica e sul rapporto tra giovani e patrimonio culturale. Lo stesso Ministero appare orientato a continuare la proposta di tracce accessibili e legate all’attualità, pur senza rinunciare all’intento di valorizzare il patrimonio letterario nazionale. In questo quadro, la sfida sarà sviluppare approcci didattici innovativi che mantengano alto l’interesse per i classici, magari rafforzando i legami tra esperienza personale e grandi temi della letteratura. In sintesi, la Prima Prova 2025 fotografa una generazione pragmatica, attenta all’attualità, che privilegia argomenti vicini al quotidiano, ma che pone anche nuove domande sul futuro della preparazione culturale nei licei e negli istituti italiani.