Lenovo prende il controllo della crisi: scorte di memoria assicurate fino al 2026 per fronteggiare la tempesta AI

La crisi globale dei semiconduttori e delle memorie è ormai una realtà strutturale che interessa tutti i livelli dell'industria tecnologica, causata da una domanda esplosiva dovuta soprattutto al boom dell'intelligenza artificiale. L'aumento vertiginoso del fabbisogno di chip DRAM e NAND, trainato da modelli AI avanzati e infrastrutture data center sempre più complesse, ha portato a una penuria che ha fatto lievitare i prezzi fino al 50% e raddoppiare i tempi di consegna. Utilizzatori da tutta la catena del valore tecnologico, dai cloud provider ai produttori di dispositivi, subiscono gli effetti di questa carenza.

In risposta a questa tempesta, Lenovo ha deciso di adottare una strategia di accumulo scorte senza precedenti, aumentando le proprie riserve di memoria del 50% e assicurandosi approvvigionamenti fino al 2026 mediante contratti pluriennali. Questo approccio, che va oltre la tradizionale logica “just in time”, consente all’azienda di garantire continuità produttiva, stabilità di prezzo e una maggiore autonomia negoziale rispetto ai fornitori. Lenovo si posiziona così come protagonista lungimirante che guarda al medio-lungo termine, scommettendo su una gestione proattiva in un mercato volatile e sottoposto a forti pressioni.

Il quadro generale suggerisce che la crisi continuerà a influenzare profondamente il settore IT almeno fino al 2027, con prezzi che rimarranno elevati e disponibilità limitata, in particolare per i produttori più piccoli. Le strategie come quella di Lenovo, basate su pianificazione avanzata, accordi solidi e diversificazione della filiera, saranno decisive per fronteggiare l’instabilità del mercato. Solo un impegno coordinato tra industria, investimenti pubblici e innovazione tecnologica potrà riportare equilibrio e prevenire future emergenze nella supply chain globale.