Licenziamento caregiver: la Cassazione detta nuove regole

Licenziamento caregiver: la Cassazione detta nuove regole

La recente sentenza della Corte di Cassazione italiana del luglio 2025 ridefinisce in modo significativo la tutela dei lavoratori caregiver, sottolineando che il licenziamento per semplice rifiuto di un cambio d’orario non è ammissibile senza la preventiva ricerca di una ricollocazione compatibile. La sentenza enfatizza come il datore di lavoro debba esplorare tutte le soluzioni alternative per consentire la continuità lavorativa del caregiver, rafforzando il quadro normativo della Legge 104/1992 che tutela chi assiste familiari gravemente disabili. Il pronunciamento rappresenta un’importante evoluzione giurisprudenziale che pone l’accento sull’equilibrio tra esigenze produttive aziendali e necessità familiari del lavoratore, richiedendo una valutazione concreta e individualizzata delle motivazioni di rifiuto del cambio orario, con un focus particolare sull’obbligo di ricollocazione interna. Questo approccio implica che il licenziamento diventi una misura estrema, solo dopo un’attenta e documentata analisi delle possibilità alternative, rafforzando così la protezione contro possibili abusi. Le implicazioni pratiche per datori di lavoro e lavoratori includono la necessità di procedure interne rigorose e una documentazione precisa delle esigenze del caregiver. Infine, la sentenza suggerisce prospettive future di maggiore tutela e politiche attive per la conciliazione lavoro-cura, promuovendo un modello lavorativo più inclusivo in un contesto sociale in cui i bisogni di assistenza familiare aumentano continuamente.

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