
Lotta alle dipendenze: fotografia aggiornata delle scuole europee nel rapporto ESPAD 2024
Il rapporto ESPAD 2024 rappresenta un'importante analisi sui comportamenti a rischio legati al consumo di sostanze tra gli studenti delle scuole superiori europee, tracciando un bilancio che copre trent'anni di monitoraggio costante. Coinvolgendo 37 Paesi, il rapporto evidenzia trend fondamentali, come la significativa diminuzione del consumo di sigarette tradizionali tra gli adolescenti, passata dal 30% nel 1995 al 21% nel 2024. Questo risultato è frutto di politiche efficaci, campagne di sensibilizzazione e leggi restrittive, tuttavia la battaglia contro il tabagismo non è ancora conclusa, in particolare per la precoce età di esordio. Al contrario, emerge con forza la crescente diffusione delle sigarette elettroniche, che negli ultimi cinque anni hanno visto un aumento del 300% tra i giovani europei, specialmente in Italia, a causa della percezione di minor nocività e dell'offerta di gusti vari. Questo fenomeno rappresenta una nuova sfida per la prevenzione, anche perché le e-cig, pur diverse dal tabacco, contengono nicotina e possono facilitare il passaggio al fumo tradizionale.
Uno dei temi più delicati affrontati dal rapporto riguarda il consumo di alcol tra gli adolescenti, con dati preoccupanti per l'Italia, dove il 64% degli studenti ha consumato alcolici nell'ultimo anno, in linea con paesi mediterranei. Il binge drinking è in crescita e comporta rischi come incidenti, calo del rendimento scolastico e problematiche relazionali, oltre a rappresentare un fattore di rischio per la salute mentale futura. A livello europeo si implementano strategie di prevenzione che coinvolgono scuole e famiglie e che mirano a ridurre la vendita ai minori e a favorire la peer education. Parallelamente, la diffusione della cannabis e altre sostanze psicoattive rimane presente, con circa il 15% degli studenti europei che ha provato almeno una volta questa droga, con differenze significative tra Nord e Sud Europa. Anche sostanze come amfetamine e oppioidi, seppur meno diffuse, preoccupano soprattutto in contesti urbani o socialmente fragili. L'uso precoce di tali sostanze danneggia lo sviluppo neurologico e scolastico, per questo la prevenzione necessita di un approccio multidisciplinare coinvolgendo figure sanitarie e sociali.
Analizzando trasversalmente i dati, il rapporto ESPAD sottolinea come l'età di primo contatto con alcol, tabacco e droghe si sia abbassata nell'ultimo decennio, anche a causa dell'influenza dei social media che spesso promuovono stili di vita rischiosi. Gli studenti più vulnerabili sono quelli con scarso rendimento scolastico, problemi familiari o difficoltà socio-economiche. Di conseguenza, le scuole giocano un ruolo fondamentale nell'identificazione precoce dei segnali di rischio attraverso un coinvolgimento attivo di insegnanti, psicologi e operatori sociali. Le buone pratiche segnalate dal rapporto comprendono sportelli di ascolto, programmi di peer education, collaborazioni con enti locali e formazione degli insegnanti sulle nuove dipendenze come le e-cig e il gaming. Tuttavia, restano sfide da affrontare, come il raggiungimento di studenti marginalizzati e l'adattamento delle campagne ai nuovi linguaggi digitali. Nel complesso, il rapporto ESPAD 2024, dopo 30 anni di indagini, offre un quadro dettagliato e consapevole che guida le istituzioni nella cruciale missione di promuovere stili di vita sani e contrastare le dipendenze giovanili in Europa.