
Luca Colombo (Meta): L’Europa Rischia di Perd ere il Treno dell’Intelligenza Artificiale senza una Normativa più Attenta all’Innovazione
Durante l’inaugurazione del Tech Festival di Venezia, Luca Colombo, Country Director di Meta, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale (IA) per lo sviluppo economico italiano ed europeo, appellandosi alle istituzioni affinché adottino una normativa favorevole all’innovazione. Colombo evidenzia come l’IA stia generando notevole valore economico e occupazionale, rappresentando un motore per la trasformazione digitale nei più diversi settori: solo nel 2024, la pubblicità personalizzata in Italia ha prodotto 26 miliardi di euro e 176.000 posti di lavoro grazie all’IA. Tuttavia, questa crescita rischia d’essere compromessa dalla frammentazione normativa a livello europeo, che frena la competitività e l’attrattiva per investitori e talenti. Mentre nazioni come Stati Uniti e Asia procedono compatte, l’Europa si trova a fronteggiare regole disomogenee su temi cruciali come privacy, gestione dei dati, trasparenza degli algoritmi e portabilità delle soluzioni digitali, con la concreta minaccia di vedere startup, talenti e capitali migrare verso mercati più accoglienti.
La frammentazione regolatoria, rappresentata da atti come il Digital Services Act e l’AI Act, rischia di penalizzare l’ecosistema imprenditoriale europeo nel tentativo di tutelare privacy e responsabilità. Colombo auspica una maggiore semplificazione, armonizzazione e velocizzazione dei processi autorizzativi, fondamentale per mantenere investimento e innovazione in Europa. In particolare, l’Italia dispone di risorse, patrimonio di talenti e centri d’eccellenza che, valorizzati da una cornice normativa favorevole, possono renderla un leader globale nel settore. La crescita dell’IA deve però fondarsi su alcuni pilastri: omogeneità regolatoria nell’UE, attrazione di investimenti, tutela della privacy bilanciata con l’innovazione, potenziamento di partenariati pubblico-privati, e forte investimento nella formazione digitale per favorire l’occupazione qualificata. L’esempio della pubblicità personalizzata, che già ha generato numeri record, testimonia la ricchezza e potenzialità dell’IA applicata all’economia reale.
Meta richiede alle istituzioni europee e italiane una visione strategica condivisa e globale, suggerendo il riconoscimento della centralità dell’IA nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, la creazione di "zone franche normative" per sperimentazioni innovative, e il rafforzamento degli investimenti pubblici e privati nei settori strategici. Agevolazioni nell’accesso ai fondi UE e una semplificazione burocratica risultano strategie decisive per non perdere il treno dell’innovazione. L’intervento di Colombo si traduce in un appello a unire forze tra istituzioni, imprese e società, mirando a una regolamentazione chiara, lungimirante e orientata alla competitività globale. Se ben gestita, l’IA può divenire per l’Italia e l’Europa fattore di crescita inclusiva e sostenibile, consolidando una posizione di leadership nella nuova rivoluzione industriale.