Luiss: Legalità, Merito e Inclusione sociale. Borse di studio per studenti e detenuti minorili nei progetti di Paola Severino

Luiss: Legalità, Merito e Inclusione sociale. Borse di studio per studenti e detenuti minorili nei progetti di Paola Severino

Primo paragrafo

L’impegno dell’Università Luiss Guido Carli nella promozione della legalità e del merito emerge con particolare forza attraverso le iniziative coordinate da Paola Severino. L’ateneo è riuscito a costruire un dialogo concreto tra il mondo universitario, quello scolastico e le istituzioni penitenziarie minorili, lanciando progetti formativi che premiano studenti universitari e giovani detenuti minorili senza preclusioni di sorta. Al centro di queste attività stanno il valore della legalità e l’importanza di riconoscere il merito, anche in contesti tradizionalmente esclusi come quello penitenziario. Le borse di studio Luiss, infatti, non si limitano a sostenere gli studenti universitari tradizionali, ma rappresentano strumenti efficaci di inclusione sociale, dotando di nuove opportunità chi si trova in condizioni di svantaggio o a rischio di emarginazione. Tale approccio consente di rafforzare il tessuto sociale attraverso percorsi educativi incentrati sulla responsabilità, la cittadinanza attiva e la promozione di valori condivisi, dimostrando come il coinvolgimento di diverse realtà possa produrre risultati tangibili nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili. L’iniziativa incoraggia una partecipazione ampia e diversificata: scuole superiori, istituti penali minorili e studenti universitari lavorano fianco a fianco per abbattere barriere, pregiudizi e praticare inclusione.

Secondo paragrafo

I progetti legalità Luiss si distinguono per la loro struttura articolata e multidisciplinare: moduli formativi teorici, laboratori pratici, incontri con professionisti della giustizia e momenti di dialogo interculturale animano il programma. Sono previsti moduli dedicati all’educazione civica, ai diritti e doveri dei cittadini, così come laboratori contro il bullismo, sulla prevenzione della corruzione, la parità di genere, e la lotta alle mafie. Particolarmente innovativo è il coinvolgimento diretto dei detenuti minorili, che partecipano attivamente alle lezioni universitarie, accedono a tutoraggio personalizzato e prendono parte a campagne di sensibilizzazione e podcast sulla legalità. Grazie al sostegno della Luiss, molti di questi giovani possono non solo riscattarsi socialmente, ma anche ricevere una borsa di studio che azzera i costi universitari e offre mentoring continuo nella prosecuzione degli studi. L’assegnazione delle borse premia la partecipazione, la collaborazione e la motivazione personale, non solo il rendimento scolastico: questo rappresenta un modello di riconoscimento del merito pensato per includere anche chi si trova fuori dai perimetri tradizionali dell’eccellenza. Le testimonianze di successo raccolte nelle precedenti edizioni – come quella di Marco, ex detenuto oggi laureando Luiss – dimostrano gli effetti positivi di lungo periodo, dalla riduzione della dispersione scolastica all’avvio di carriere professionali di qualità.

Terzo paragrafo

Le iniziative promosse dalla Luiss, e sostenute dall’impegno instancabile di Paola Severino, rappresentano un esempio virtuoso all’interno del panorama nazionale, offrendo una best practice che potrebbe essere replicata da altre università e territori. Tuttavia, permangono delle criticità: tra esse la necessità di ampliare le risorse finanziarie destinate alle borse di studio, una maggiore attenzione all’organizzazione dei percorsi integrati fra scuole, università e carceri, e la gestione delle potenziali stigmatizzazioni cui sono soggetti i detenuti minorili. Nonostante ciò, le prospettive future sono incoraggianti: l’estensione della rete di collaborazione ad altri atenei, l’avvio di nuovi progetti e campagne di sensibilizzazione, e l’impegno nel monitoraggio post-premio promettono continuità e crescita. Questo modello di educazione aperta e inclusiva non solo contribuisce a formare cittadini più consapevoli e responsabili, ma segna una svolta concreta verso una società più giusta, solidale e meritocratica, in cui le seconde possibilità sono riconosciute, valorizzate e sostenute come parte integrante del percorso educativo.
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