L’urgenza della poesia: Sebastiano Aglieco e il viaggio dell’anima attraverso 26 parole necessarie
La poesia, spesso trascurata nell'odierna realtà frenetica, viene riscoperta attraverso l'opera di Sebastiano Aglieco, "L’urgenza della poesia. 26 parole necessarie", come un bisogno intimo e collettivo. Il libro, pubblicato nel 2025, si configura come un'agenda del cuore che invita a riscoprire la profondità emozionale attraverso una selezione simbolica di 26 parole essenziali, fungendo da antidoto alla solitudine e mezzo di connessione umana. Aglieco propone una forma ibrida, tra saggio e diario personale, che riflette sul significato esistenziale di termini come "solitudine", "cura" e "fragilità", trasferendo la poesia da mera arte a pratica quotidiana di consapevolezza e cura di sé.
Nel contesto attuale, segnato da distanziamento sociale e dalla perdita di interesse giovanile verso la poesia, l'autore analizza i motivi dietro questa distanza, come la predominanza dei social media e una scarsa educazione poetica, suggerendo però strategie per riavvicinare le nuove generazioni attraverso laboratori, festival e un reinserimento scolastico della poesia. Il libro sottolinea inoltre la funzione civile e politica del poeta contemporaneo, capace di ascoltare le fragilità collettive e di innovare il linguaggio senza perdere il contatto con la tradizione, facendo di Aglieco un esempio di equilibrio tra classicismo e modernità.
Infine, "L’urgenza della poesia" emerge come testimonianza di una possibile rinascita poetica nel 2025, con concrete opportunità per valorizzare e diffondere la parola poetica. La proposta di Aglieco si configura come una sfida culturale e sociale per tutta la comunità, ma soprattutto un invito personale: accogliere la poesia come dono quotidiano capace di curare, ascoltare e connettere, per ritrovare un senso autentico in un mondo spesso frammentato e disorientato.