Macron e Draghi: Frattura sull’Europa tra Riforme sospese e Nuove Strategie per la Francia
L’Europa nel 2025 si trova ad affrontare una fase delicata, segnata da tensioni interne e da nuove sfide economico-politiche. Emmanuel Macron ha deciso di sospendere la riforma delle pensioni in Francia, una mossa che rappresenta un punto di rottura rispetto alle politiche precedenti e che ha generato timori sulla credibilità francese nell’ambito europeo. La richiesta di Macron di sospendere alcune regole fiscali dell’UE, finalizzata a finanziare il riarmo e il welfare, ha sollevato dubbi tra i partner europei, soprattutto tra i Paesi più rigoristi come Germania e Olanda, mettendo a rischio l’unità e la governance comunitaria.
L’asse storico tra Francia e Germania appare indebolito a causa di queste divergenze, con nuove alleanze emergenti che complicano ulteriormente la cooperazione europea. La strategia francese di aumentare la spesa pubblica per la difesa si scontra con le istanze di rigore finanziario sostenute da figure come Mario Draghi, che controbilancia la necessità di competitività con il rispetto delle regole comuni. La contrapposizione tra Draghi e Macron è evidente anche nelle discussioni sugli eurobond e sulla governance UE, con rischi di rallentamenti nell’integrazione e di instabilità politica.
Le ripercussioni della sospensione della riforma pensionistica francese influenzano le politiche sociali in Europa, alimentando incertezze fra gli Stati membri e preoccupazioni sulla sostenibilità dei sistemi di welfare. Il futuro dell’Unione europea dipende dalla capacità dei leader di riconciliare interessi nazionali e condivisione di regole, evitando l’implosione delle cooperative comunitarie e la crescita del nazionalismo. Un rilancio del dialogo e di un patto di fiducia sarà essenziale per salvaguardare coesione e stabilità.