Manovra economica 2025: Fumarola (Cisl) chiede meno tasse al ceto medio e un nuovo patto europeo per la crescita

Manovra economica 2025: Fumarola (Cisl) chiede meno tasse al ceto medio e un nuovo patto europeo per la crescita

La manovra economica 2025 rappresenta un momento cruciale nel dibattito politico ed economico italiano, con Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, che si candida a voce riformista di rilievo. Al Meeting di Rimini, ha enfatizzato la necessità di ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, rilanciare i salari e promuovere una riforma significativa del Patto di Stabilità UE. In un contesto di crescita dell’occupazione ma di stagnazione salariale, la Cisl propone un patto ampio per lavoro e salari, volto a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e stimolare l’economia interna. Fumarola sottolinea che la pressione fiscale elevata sul ceto medio riduce consumi, risparmio e fiducia delle famiglie, rendendo indispensabile un intervento mirato per agevolare la crescita e sostenere l’occupazione.

Le proposte avanzate includono la revisione delle aliquote IRPEF, l’ampliamento delle detrazioni fiscali per famiglie e lavoratori, e una semplificazione tributaria per favorire una distribuzione più equa del carico fiscale. Tuttavia, queste misure richiedono coperture e una revisione delle regole europee di bilancio, poiché il rigido Patto di Stabilità attuale limita le manovre espansive necessarie allo sviluppo. La Cisl si propone, inoltre, come interlocutore riformista e interlocutore di dialogo costruttivo con governo e imprese, puntando su politiche attive del lavoro, formazione e concertazione sociale per superare le sfide dell’innovazione e della coesione sociale.

Lo scenario per la manovra economica 2025 appare complesso ma decisivo: la possibilità di un intervento orientato al ceto medio e al lavoro potrebbe rilanciare consumi, investimenti e fiducia, ponendo le basi per una crescita inclusiva. Tuttavia, l’esito dipenderà dal confronto parlamentare e dalla capacità politica di riformare il quadro europeo delle regole fiscali. L’appello di Fumarola è dunque a una politica coraggiosa, capace di intrecciare equità fiscale, sostegno al lavoro e rinnovata governance europea, in un momento in cui il futuro del ceto medio e della coesione sociale sono a un bivio cruciale per l’Italia.

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