Marche, piano straordinario per la cultura: oltre 220 milioni dal Ministero e dal PNRR. Tutti gli interventi previsti fino al 2025

Marche, piano straordinario per la cultura: oltre 220 milioni dal Ministero e dal PNRR. Tutti gli interventi previsti fino al 2025

Il sistema culturale delle Marche è al centro di un nuovo piano di investimenti da oltre 220 milioni di euro, annunciato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il 25 settembre 2025. Questo piano, supportato dal Ministero della Cultura e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a rilanciare il patrimonio artistico, storico e infrastrutturale della regione, con un focus su strategie post-pandemiche e su un approccio coordinato per valorizzare siti storici, promuovere il turismo culturale e favorire la crescita economica tramite la cultura. Di questi fondi, 124 milioni di euro provengono direttamente dal PNRR Cultura, con quasi 400 interventi programmati che spaziano da grandi opere a piccoli progetti diffusi, coprendo centri storici, borghi, musei e spazi naturali di rilievo. Tra i progetti principali figurano la riqualificazione delle ex Casermette di Torre del Parco a Camerino, destinata a trasformare un complesso militare in uno spazio culturale polivalente per la comunità, e il restauro dello Sferisterio di Macerata, uno dei teatri all'aperto più famosi in Italia, con un investimento di 500mila euro per migliorarne conservazione ed efficienza energetica. Inoltre, la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino riceverà 6 milioni per il rinnovo degli spazi espositivi e la digitalizzazione del patrimonio, migliorando l'accessibilità e la sicurezza. Il piano coinvolge anche siti come Villa Buonaccorsi a Potenza Picena, Castel di Lama e Montalto delle Marche, attraverso interventi di restauro, recupero paesaggistico e rilancio dei tessuti storici minori, promuovendo una cultura diffusa e accessibile. Per la tutela dei beni culturali, circa 35,3 milioni saranno destinati a restauro, catalogazione digitale, conservazione preventiva e potenziamento della vigilanza, conformandosi a standard internazionali e garantendo una protezione efficace del patrimonio. L'impatto sul tessuto regionale è significativo: gli investimenti non solo generano occupazione in vari settori legati alla cultura, ma favoriscono anche la crescita economica attraverso il turismo e valorizzano l'identità e il senso di comunità locale. Il Ministro Giuli gioca un ruolo chiave in questa strategia, coordinando istituzioni e valorizzando sinergie europee e associative, con l'obiettivo di superare ostacoli burocratici e fare delle Marche un modello replicabile di innovazione culturale. Il piano si presenta così come una svolta epocale, che, monitorata con trasparenza, promette di fare del patrimonio regionale un motore di sviluppo sostenibile e identitario entro il 2025.

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