Maturità 2025: solo lo 0,3% degli ammessi è bocciato, ma le nuove regole sulle proteste cambieranno la percentuale?

Maturità 2025: solo lo 0,3% degli ammessi è bocciato, ma le nuove regole sulle proteste cambieranno la percentuale?

La Maturità 2025 si conferma un momento cruciale nel percorso scolastico italiano, con il 99% degli studenti ammessi che superano l’esame, mentre solo lo 0,3% viene bocciato. Questo dato, ormai consolidato da anni, riflette una forte accessibilità e selezione preventiva degli studenti ammessi all'esame. Tuttavia, il recente annuncio delle nuove regole da parte del ministro Valditara ha acceso il dibattito: si prevede la bocciatura automatica per chi si rifiuta di rispondere in segno di protesta, come nel caso delle “scene mute” che gli studenti stanno adottando per esprimere disagio o dissenso.

Questa scelta normativa ha diviso gli insegnanti: da un lato si sottolinea la necessità di tutelare il valore dell’esame e scoraggiare atteggiamenti ostruzionistici; dall’altro si teme che la rigidità possa penalizzare studenti con blocchi emotivi o ansia, creando un clima scolastico più teso e meno inclusivo. Le nuove regole rischiano di aumentare la percentuale dei bocciati, invertendo il trend positivo degli ultimi anni alimentato da criteri più flessibili e da un approccio empatico. In casi limite, la commissione deve però valutare con attenzione disturbi d’ansia o forme di disagio per garantire correttezza e giustizia.

Guardando al futuro, se le proteste continueranno e le “scene mute” si diffonderanno, la quota di bocciati potrebbe crescere sensibilmente. Il sistema scolastico dovrà quindi mediare fra rigore e ascolto, coinvolgendo ministero, docenti e studenti, per mantenere l’esame di Stato come momento formativo e di responsabilità. La Maturità rimane quindi uno specchio delle tensioni e delle sfide attuali dell’istruzione italiana.

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