
Maturità 2025: Tutto sul Plico Telematico, la Nomina del Referente e le Prove per Studenti Non Vedenti e Ipovedenti
1. Innovazione Digitale e Gestione del Plico Telematico
La Maturità 2025 segna una rinnovata spinta verso la digitalizzazione della scuola italiana, in particolare per quanto riguarda la gestione delle prove d’esame tramite il Plico Telematico. Questo strumento costituisce ormai una prassi obbligatoria per tutte le scuole secondarie di secondo grado, consentendo la trasmissione sicura, rapida e centralizzata delle tracce degli esami scritti direttamente alle sedi d’esame. La piattaforma riduce drasticamente i rischi connessi a smarrimenti, fughe di notizie o errori logistici e affida alle scuole responsabilità mai così alte in termini di tecnologia e sicurezza. La digitalizzazione comporta anche la necessità di formare personale interno con competenze informatiche specifiche, e di garantire che tutte le procedure organizzative, dalla ricezione alla stampa dei documenti, si svolgano nel massimo rispetto della riservatezza e delle disposizioni ministeriali. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha stabilito scadenze molto precise: entro il 5 giugno 2025 deve essere nominato un referente del Plico Telematico con formazione specifica, mentre entro il 7 giugno vanno richieste le prove adattate per studenti non vedenti e ipovedenti: due step cruciali per garantire inclusione, sicurezza e correttezza dell’esame di Stato.
2. Inclusione, Personalizzazione e Ruolo dei Referenti
Il cuore delle novità per la Maturità 2025 ruota attorno all’inclusione e alla personalizzazione delle prove d’esame, in particolare per i candidati non vedenti o ipovedenti. In questo contesto, la nomina tempestiva del referente di Plico Telematico, figura dotata di competenze informatiche, rappresenta una garanzia imprescindibile di gestione ottimale e di equità per tutti gli studenti coinvolti. Le scuole sono chiamate a monitorare attentamente tutte le scadenze e a predisporre strumenti digitali idonei, tra cui postazioni certificate, software di stampa protetta e sistemi di verifica dell’integrità dei file. Il MIM attraverso apposite circolari pone l’accento su trasparenza e sicurezza, ma soprattutto sulla personalizzazione delle prove per chi presenta bisogni educativi speciali. La procedura per richiedere prove adattate – entro il 7 giugno 2025 – permette di prevedere materiale in braille, testi ingranditi, file elettronici accessibili e versioni con descrizioni aggiuntive. Per evitare errori o ritardi, è essenziale il coordinamento fra referente informatico, docenti di sostegno e personale di segreteria. Solo così è possibile assicurare a tutti un esame di Stato efficiente e pienamente inclusivo, idoneo a rispondere alle sfide della scuola digitale.
3. Scadenze, Buone Prassi e Vantaggi della Maturità Digitale
Il rispetto delle scadenze rappresenta un elemento determinante per il corretto svolgimento della Maturità 2025. Il termine per la nomina e abilitazione del referente del Plico Telematico è fissato al 5 giugno, mentre le richieste di prove adattate per studenti non vedenti e ipovedenti devono essere inoltrate entro il 7 giugno. Le scuole devono quindi organizzarsi con precisione, condividere calendari delle scadenze, simulare accessi al sistema e garantire sempre un referente di riserva. Tra le buone prassi consigliate rientrano una formazione puntuale, il controllo regolare degli strumenti informatici e la predisposizione di checklist operative. Sul fronte tecnologico, il supporto ministeriale resta fondamentale, con guide tecniche aggiornate e assistenza diretta nei giorni delle prove. L’adozione del Plico Telematico fornisce vantaggi notevoli in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità, riducendo costi e tempi e tutelando dati sensibili. Al contempo, grazie all’accento posto sull’inclusione tramite strumenti e procedure personalizzati, la maturità viene elevata a modello di equità e modernità, capace di garantire pari opportunità a tutti i candidati.