MediaTek pronta a sbarcare negli USA: trattative per la produzione di chip nella fabbrica TSMC in Arizona

Il settore dei semiconduttori è cruciale a livello globale, diventando il fulcro delle strategie tecnologiche internazionali. La crisi dei chip iniziata nel 2020 ha evidenziato la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento e ha spinto gli Stati Uniti a investire miliardi nel rafforzamento della produzione locale, come dimostra il CHIPS Act. MediaTek, un'azienda taiwanese fondata nel 1997 e primaria produttrice di chipset per dispositivi mobili, si sta espandendo rapidamente grazie anche alla collaborazione con TSMC, leader globale nella produzione di chip conto terzi.

MediaTek sta trattando con TSMC per avviare la produzione di chip negli Stati Uniti, sfruttando la nuova fabbrica di TSMC in Arizona. Questa mossa rappresenterebbe un passaggio storico per l'azienda, che diventerebbe la prima impresa non americana a produrre chip in tale struttura. Le ragioni principali includono la crescente domanda del mercato statunitense, la volontà di mitigare rischi geopolitici legati alle tensioni USA-Cina-Taiwan, e il miglior posizionamento strategico attraverso la produzione “Made in USA”. La presenza in Arizona consentirebbe inoltre vantaggi logistici e reputazionali importanti, rafforzando i rapporti con aziende americane.

Tuttavia, questa espansione comporta anche sfide, come la necessità di conformarsi a normative stringenti e competere con colossi americani quali Qualcomm e Intel. Le trattative sono ancora in corso, senza un accordo vincolante, ma l’eventuale partnership confermerebbe la tendenza verso la regionalizzazione delle filiere produttive dei semiconduttori. Con questa strategia, MediaTek punta a consolidare la propria posizione nel mercato premium americano, diversificare i rischi e rispondere con maggiore agilità alle evoluzioni tecnologiche e geopolitiche globali. L’iniziativa rappresenta una pietra miliare destinata a influenzare il panorama tecnologico mondiale nei prossimi anni.