Meta, il caso del download di video porno: tra accuse legali e uso personale dei dipendenti
La vicenda che coinvolge Meta Platforms Inc. nasce dalle accuse di Strike 3 Holdings, che sostiene l'illegale download di oltre 2.400 video pornografici attraverso indirizzi IP riconducibili a Meta, con l'accusa che i contenuti siano stati usati per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Meta si difende affermando che i download riguardano solo un uso personale da parte di pochi dipendenti e non sono mai stati integrati nei sistemi AI aziendali. Questo caso solleva importanti questioni sulla responsabilità aziendale rispetto ai comportamenti individuali dei dipendenti e sulla tracciabilità dei download tramite indirizzi IP, elementi centrali nel processo ancora in corso presso le autorità giudiziarie statunitensi. Nel contesto attuale, dominato dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale, il dibattito si amplia ai rischi etici relativi all’uso di contenuti protetti da copyright per l’addestramento delle AI, specialmente in materia di pornografia online. La crisi reputazionale per Meta è evidente, alimentata dalla copertura mediatica e dal dibattito pubblico sulle policy aziendali e il controllo interno, mentre esperti legali evidenziano la complessità nel distinguere responsabilità individuale da aziendale. Infine, il caso rappresenta un banco di prova per il settore tech e la regolamentazione futura, riflettendo la necessità di trasparenza e regolamentazioni chiare nell’uso di dati sensibili per lo sviluppo di intelligenze artificiali.