Microsoft, l’emorragia silenziosa: Windows perde 400 milioni di dispositivi in tre anni

Microsoft, l’emorragia silenziosa: Windows perde 400 milioni di dispositivi in tre anni

Microsoft sta affrontando una significativa difficoltà con un calo netto di 400 milioni di dispositivi Windows attivi negli ultimi tre anni, passando da 1,4 miliardi a poco più di un miliardo. Questo declino riflette una crisi strutturale nel mercato PC, caratterizzata da una minore frequenza di sostituzione dei dispositivi, la fine del supporto a Windows 10 e una crescente preferenza per smartphone e tablet. La durata più lunga dei computer e i costi elevati dei nuovi modelli contribuiscono a questo rallentamento, aggravato dalla crescita delle piattaforme mobili che sottraggono utenti al tradizionale ecosistema Windows.

La crisi del mercato PC, confermata dalle analisi di IDC e Gartner, ha visto un forte calo dopo l’impennata della domanda durante la pandemia. In questo contesto, la fine del supporto a Windows 10 ha accelerato la dismissione di molti dispositivi non più compatibili con Windows 11, rendendo la situazione ancora più complessa. Microsoft, da parte sua, ha adottato una strategia basata sull’innovazione AI, servizi cloud, rafforzamento del segmento aziendale e collaborazioni con produttori hardware per invertire il trend, ma la sfida resta notevole.

Gli esperti sottolineano come questa evoluzione rifletta un cambiamento paradigmatico nel panorama tecnologico, non solo una crisi aziendale. Il futuro di Windows dipenderà dalla capacità di Microsoft di adattarsi a un mercato sempre più mobile e cloud-oriented, offrendo nuove soluzioni per riconquistare il pubblico consumer e professionale. La vittoria nel “migliore sistema operativo 2025” si gioca su innovazione, interoperabilità e capacità di rinnovare l’interesse verso il PC tradizionale in un mondo digitale in veloce trasformazione.

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