Modena: Il Tribunale reintegra l’insegnante licenziata per il video pornografico, ma non la restituisce alla cattedra

Il caso Elena Maraga, protagonista dello scandalo "insegnante licenziata video porno Modena", ha acceso un acceso dibattito sull'equilibrio tra tutela dei minori e diritti dei lavoratori nella scuola italiana. Nel marzo 2023, Elena Maraga, docente di una scuola superiore di Modena, proiettò accidentalmente un video pornografico durante una lezione, suscitando grande scalpore tra studenti e famiglie. A seguito dell'episodio, la scuola intraprese un licenziamento per motivi disciplinari gravi, ritenendo il comportamento incompatibile con i valori educativi e le responsabilità verso gli studenti. Tuttavia, Maraga presentò ricorso e, il 15 dicembre 2025, il tribunale civile di Modena ordinò il suo reintegro nell'organico, ma le vietò di tornare in cattedra, affidandole incarichi diversi. La decisione ha sottolineato l'importanza di tutelare sia il diritto al lavoro del docente sia la sicurezza educativa degli studenti, evidenziando vizi procedurali nel licenziamento iniziale. Parallelamente, l'inchiesta penale per adescamento di minorenni si è chiusa con archiviazione, confermando che l'episodio non aveva finalità criminose. Le ripercussioni sul personale e sugli studenti hanno portato a riflessioni sull'uso delle tecnologie didattiche e alla necessità di politiche formative più efficaci. Il caso ha generato un ampio dibattito nazionale, rivelando lacune normative e sollecitando una riforma per garantire procedure più giuste ed equilibrate nelle sanzioni disciplinari in ambito scolastico. L'episodio ha inoltre stimolato riflessioni etiche riguardo alla libertà didattica e alla responsabilità professionale, invitando a un confronto con esperienze simili italiane ed estere per promuovere protocolli uniformi e soluzioni condivise.