
Nuove Indicazioni Nazionali 2025: il CSPI chiede chiarezza e una strategia per l’intelligenza artificiale a scuola
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso un articolato parere critico sulle Nuove Indicazioni Nazionali 2025 (NIN) elaborate dalla Commissione guidata da Loredana Perla, evidenziando punti di forza e soprattutto rilevanti criticità. Innanzitutto, il CSPI sottolinea la necessità di chiarezza terminologica tra competenze, conoscenze, obiettivi e contenuti, aspetto fondamentale per garantire trasparenza, coerenza valutativa e riferimenti chiari per insegnanti e studenti. Critica inoltre la generale mancanza di strategie operative definite, che rendono talvolta il testo generico e poco applicabile nelle scuole.
Un elemento cardine del parere riguarda il tema dell’intelligenza artificiale (IA) nelle scuole italiane. Il CSPI richiama con forza la necessità di una strategia nazionale organica che definisca ruoli, strumenti, sicurezza, formazione sia per docenti sia per studenti, e salvaguardi la funzione educativa dell’insegnante. L’introduzione dell’IA non deve essere frammentaria o improvvisata, ma integrata in un quadro pedagogico e didattico chiaro e condiviso. L’adozione di competenze digitali, altra urgenza evidenziata, richiede formazione critica e sistematica, evitando approcci tecnici limitati.
Infine, il CSPI offre una serie di proposte concrete per superare le criticità: sviluppo di piattaforme nazionali per formazione continua su tecnologia e cittadinanza digitale, creazione di reti di scuole per buone pratiche, definizione di indicatori oggettivi di competenze digitali e un costante dialogo tra Ministero e territori. Mette in guardia sul rischio che le NIN, senza un’effettiva chiarezza e strategia, possano generare disomogeneità e incertezza. L’appello finale è a una riforma scolastica condivisa, efficace e sostenibile, che risponda alle sfide contemporanee con una visione di lungo termine per il futuro educativo italiano.