Nuove Scoperte al Parco Archeologico di Gabii: Verso la Riscoperta del Lazio Medio-Repubblicano
Il Parco archeologico di Gabii, ubicato vicino a Roma, rappresenta oggi uno dei principali centri per la ricerca sull'antico Lazio medio-repubblicano grazie alle scoperte fatte durante la campagna di scavo estiva del 2025. Questa campagna, promossa dal Ministero della Cultura e supportata da un team multidisciplinare, ha permesso di individuare e documentare le prime architetture pubbliche monumentali dell'area, collocate in un complesso edilizio strategico all'incrocio tra la via Gabina e la via Prenestina. Le strutture individuate, tra cui un'imponente vasca in lapis gabinus, suggeriscono un utilizzo rituale e politico, rivelando la sofisticatezza tecnica e la centralità di Gabii nel panorama urbanistico del Lazio.
La campagna di scavo ha adottato un approccio innovativo, combinando indagini tradizionali con rilievi digitali e analisi archeometriche, aprendo nuove prospettive interpretative sull'organizzazione urbana e sulle tecniche costruttive dell'epoca. Il complesso monumentale scoperto riflette una funzione multifunzionale, con spazi destinati a rappresentanza comunitaria e transito lungo vie di primaria importanza. L'analisi della vasca in lapis gabinus ha inoltre indicato possibili funzioni cerimoniali, con prospettive di approfondimenti futuri legati ai depositi sotterranei.
Il progetto di valorizzazione prevede l'apertura al pubblico del sito già nel 2026, con percorsi guidati e strumenti digitali per la fruizione culturale. Queste scoperte hanno un significativo impatto sulle ricerche archeologiche regionali, aggiornando la conoscenza della romanizzazione e della monumentalizzazione antica. La sinergia tra Ministero, comunità e ricerca scientifica rappresenta un modello virtuoso per la tutela e promozione del patrimonio culturale, con Gabii destinata a diventare un polo archeologico di riferimento nazionale e internazionale, capace di valorizzare il passato e alimentare nuove sfide culturali e scientifiche.