
Occupazione in Crescita ma Problemi Strutturali Ancora Aperti: Analisi del Mercato del Lavoro Italiano 2024
Nel 2024 il mercato del lavoro italiano mostra segnali di crescita occupazionale con un aumento dell'1,5% degli occupati rispetto al 2023 e un tasso di occupazione del 62,2% nella fascia 15-64 anni. Tale aumento rappresenta un dato positivo dopo anni di difficoltà dovute alla pandemia e agli shock economici globali. Tuttavia, questa crescita numerica nasconde problematiche strutturali, come la bassa produttività, salari troppo bassi e una diffusa precarietà contrattuale. Il miglioramento sull’occupazione non si traduce ancora in un miglioramento sostanziale della qualità del lavoro e del benessere diffuso, risultando in una sfida per la sostenibilità del mercato del lavoro italiano.
Nonostante l'incremento occupazionale, l’Italia continua a scontare un tasso di occupazione tra i più bassi d’Europa, con pesanti disparità territoriali soprattutto tra Nord e Sud e persistenti difficoltà di inclusione per giovani e donne. La produttività del lavoro per occupato è diminuita dello 0,9% nel 2024, un dato allarmante rispetto ai trend positivi degli altri Paesi europei. Questa stagnazione è dovuta a fattori come la scarsa innovazione tecnologica, la predominanza di micro-imprese e la limitata formazione continua. Inoltre, il 21% dei lavoratori italiani percepisce un reddito da lavoro basso, con una crescente incidenza di lavoro povero, soprattutto nelle regioni meridionali e tra i giovani.
Le sfide maggiori riguardano dunque la qualità e stabilità dell’occupazione, la necessità di incrementare la produttività attraverso investimenti in innovazione e formazione continua, e la riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali. Politiche attive del lavoro, strumenti per il reskilling e upskilling, e modelli di flexicurity ispirati alle best practice europee rappresentano possibili vie per rilanciare il mercato del lavoro italiano. Solo con un approccio integrato che valorizzi innovazione, formazione e salario dignitoso, il Paese potrà trasformare la crescita occupazionale in un reale progresso economico e sociale sostenibile nel tempo.