Occupazione in Italia 2025: Crescono gli occupati, ma tra inattivi, giovani e donne la sfida è ancora aperta

Occupazione in Italia 2025: Crescono gli occupati, ma tra inattivi, giovani e donne la sfida è ancora aperta

L'occupazione in Italia nel 2025 mostra dati sorprendenti con un record storico di 24 milioni e 217 mila occupati, e un tasso di disoccupazione sceso al 6%. Questi risultati indicano un’economia in ripresa dopo la pandemia, accompagnata da una crescita significativa del mercato del lavoro. Tuttavia, il quadro nasconde criticità rilevanti: il tasso di inattività resta elevato al 33,2%, un fenomeno strutturale legato a barriere d’ingresso, responsabilità familiari specialmente per le donne, e rigidità del mercato. Questo si riflette principalmente nella scarsa partecipazione di giovani e donne, che sono i segmenti più vulnerabili della forza lavoro.

Il fenomeno dei giovani inattivi, i NEET, è particolarmente preoccupante. In Italia la percentuale di giovani non impegnati in istruzione, lavoro o formazione è la più alta nell’Unione Europea, alimentata da un sistema formativo poco allineato al mercato del lavoro, basse retribuzioni e forme contrattuali instabili. Analogamente, il divario di genere nel tasso di occupazione permane marcato, con donne occupate al 53,7% contro il 71,8% degli uomini. Le donne affrontano ostacoli quali responsabilità familiari, mancanza di servizi di supporto e stereotipi culturali che limitano l’inclusione e la conciliazione vita-lavoro.

Dal punto di vista territoriale persistono significative disparità tra Nord e Sud, con il Mezzogiorno in svantaggio per tassi di occupazione e disoccupazione. Le politiche attive per il lavoro giovanile, pur avendo introdotto incentivi e programmi formativi, non hanno ancora risolto la transizione scuola-lavoro. Il futuro richiede un rafforzamento dell’integrazione tra formazione e impresa, incremento della mobilità e un focus sui settori innovativi. In sintesi, l’Italia deve puntare su una crescita occupazionale di qualità, inclusiva e sostenibile, affrontando le sfide dell’inattività, della disuguaglianza di genere e delle disomogeneità territoriali.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.