Oltre Gaza: lo sciopero CGIL 2025 rivela le radici di un nuovo partito antagonista in Italia
Il sciopero CGIL 2025, promosso da Maurizio Landini, ha superato la tradizionale protesta sindacale per configurarsi come la premessa di un nuovo soggetto politico antagonista in Italia. Questa mobilitazione, pur incentrata sulla solidarietà internazionale con Gaza, ha segnato l’avvio di un conflitto sociale strutturato, fondato su una critica radicale al capitalismo globale e sul protagonismo di lavoratori e giovani, potenzialmente capace di rinnovare la sinistra italiana. La leadership di Landini e la piattaforma politica adottata rivelano una strategia chiara: non più limitarsi a rivendicazioni salariali, ma proporre un’alternativa di sistema che punta a costruire un partito antagonista in grado di riaggregare le frange marginalizzate dalla politica tradizionale. La composizione intergenerazionale dello sciopero, con la massiccia presenza di precari e studenti, sottolinea inoltre una nuova identità di movimento che unisce temi classici marxisti a istanze post-coloniali e ambientaliste, in una sintesi internazionalista rinnovata. Nonostante le critiche arrivate dal centrodestra e dalla sinistra istituzionale, la mobilitazione rappresenta per molti giovani l’inizio di una nuova stagione politica. Il futuro del movimento dipenderà dalla sua capacità di tradurre la protesta in proposte efficaci e di costruire una nuova egemonia a sinistra, mantenendo saldo il legame tra lotta economica, dimensione culturale e conflitto globale.