
Oxford e Cambridge fuori dal podio: l'impatto delle nuove metodologie nei ranking universitari britannici
Il Good University Guide 2025 del Regno Unito ha segnato una svolta storica con l'esclusione di Oxford e Cambridge dalla top tre, scalzate dalla London School of Economics (LSE), che mantiene il primo posto per il secondo anno consecutivo. Questo dato non rappresenta solo uno spostamento statistico, ma evidenzia un mutamento culturale nelle priorità valutative delle università britanniche, con un crescente peso ad inclusività, equità e impatto sociale. Le nuove metodologie adottate nel ranking privilegiano indicatori quali accessibilità socio-economica, trasparenza nelle ammissioni, supporto agli studenti in difficoltà e risultati occupazionali post-laurea, più che la semplice eccellenza accademica tradizionale. Oxford e Cambridge, sebbene mantengano elevatissime performance accademiche e di ricerca, risultano svantaggiate da valutazioni che penalizzano la loro rigidità nelle procedure di ingresso e una minore presenza di studenti provenienti da contesti svantaggiati. Questo cambio di paradigma ha generato dibattiti accesi nel mondo accademico: da una parte si pone l'accento sulla necessità di rendere il sistema universitario più equo e socialmente responsabile; dall'altra si teme che la meritocrazia pura venga compromessa a favore di politiche di ammissione più inclusive ma potenzialmente meno selettive. Tale trasformazione, seppur controversa, apre la strada a nuove prospettive nel concetto stesso di eccellenza universitaria, chiamata a integrare tradizione, innovazione e responsabilità sociale nel futuro della formazione superiore nel Regno Unito e oltre.