Seconda prova scritta degli Esami di Stato 2025: tutto sulla sessione suppletiva del 3 luglio e sull’accesso al testo ministeriale
La seconda prova scritta degli Esami di Stato 2025 rappresenta un momento cruciale del percorso scolastico degli studenti delle scuole superiori italiane. Questa prova, caratterizzata da materie specifiche legate all’indirizzo di studi, influisce in maniera significativa sul punteggio finale dell’esame. Per gli studenti impossibilitati a sostenere la prova nella sessione ordinaria, è prevista una sessione suppletiva il 3 luglio 2025, garantendo così il diritto all’esame e le pari opportunità. La giornata del 3 luglio prevede un’organizzazione rigorosa: dalla convocazione e verifica dei candidati fino all’apertura e distribuzione del testo tramite una chiave ministeriale digitale, che assicura la massima sicurezza e segretezza del contenuto. La chiave ministeriale è un codice univoco rilasciato poco prima della prova, disponibile sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ed è fondamentale per decifrare il testo criptato della prova. Il Ministero svolge un ruolo centrale, fornendo comunicazioni ufficiali, circolari e strumenti digitali innovativi, migliorando trasparenza e sicurezza, con un’attenzione particolare agli aggiornamenti normativi che coinvolgono commissioni, docenti e studenti. Le novità introdotte nel 2025 includono una maggiore digitalizzazione e controlli rafforzati, mirate a garantire una valutazione equa e meritocratica, supportata da procedure di apertura del testo molto rigorose. Gli studenti, le commissioni e le famiglie devono essere ben informati e collaborare per assicurare il corretto svolgimento della prova, che rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro accademico e professionale dei candidati.
Nel panorama della formazione docenti italiana, il decreto MUR n. 443 del 2 luglio 2025 integra e ridefinisce il precedente d.m. n. 270/2025, attribuendo 1.477 posti aggiuntivi all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria per i percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU nell’anno accademico 2024/2025. Questa decisione nasce dopo un ricorso amministrativo vinto dall’ateneo che ha sancito il principio di autonomia universitaria e il rispetto delle esigenze territoriali nella formazione docente, correggendo così una precedente distribuzione dei posti ritenuta iniqua.
L’offerta formativa ampliata toccherà 13 differenti percorsi riguardanti diverse classi di concorso strategiche per la scuola secondaria di primo e secondo grado, spaziando dalle discipline letterarie e scientifiche fino ai percorsi per sostegno e inclusione. I percorsi abilitanti, strutturati su 60 o 30 CFU a seconda dei requisiti, includono formazione disciplinare e pedagogica con tirocinio presso scuole, offrendo un connubio fra teoria e pratica didattica. La formazione abilitante è funzionale sia all’adempimento normativo per l’accesso alla professione sia all’acquisizione di competenze aggiornate e miglioramento delle prospettive occupazionali.
Nonostante le opportunità, permangono alcune criticità come la distribuzione territoriale dei posti e la capacità logistica universitaria di gestire i corsi. Tuttavia, l’ampliamento dei posti rappresenta un passo fondamentale per ridurre il precariato, innalzare la qualità della docenza e rispondere ai fabbisogni formativi del sistema scolastico, con un’attenzione particolare all’inclusione e alle competenze interculturali tipiche dell’Università per Stranieri.
### Peculiarità dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria
L’ateneo calabrese, dopo la sentenza n. 10702/2025, si afferma come polo di eccellenza per la formazione degli insegnanti, soprattutto nell’ambito della didattica delle lingue, dell’inclusione e dell’interculturalità. Il decreto MUR n. 443/2025 riconosce la necessità di valorizzare questi punti di forza attraverso un’offerta formativa estesa e adeguatamente finanziata, rappresentando un modello per la formazione docente nel Mezzogiorno italiano.
Negli ultimi anni, si è registrato un significativo aumento del fenomeno delle contestazioni alle pagelle scolastiche in Italia, da eventi sporadici a un fenomeno diffuso che riflette tensioni crescenti tra famiglie e istituzioni scolastiche. I dati mostrano un aumento di circa il 30% di ricorsi negli ultimi cinque anni, con un picco nelle scuole secondarie di secondo grado, motivati da dubbi sulla trasparenza della valutazione e dalla percezione di ingiustizie verso i propri figli. Queste contestazioni spesso nascono da un atteggiamento di protezione eccessiva dei genitori, da una diffidenza verso l’autorità scolastica e da modelli educativi che vedono i genitori più come avvocati che come partner educativi. Tale situazione complica la gestione del fallimento scolastico, ostacolando la capacità degli studenti di accettare e imparare dagli insuccessi, con implicazioni negative per la loro crescita personale e autonomia. Nel confronto quotidiano, gli insegnanti si trovano sotto pressione, tra accuse e richieste di revisione, generando sfiducia nelle valutazioni e minando la motivazione del corpo docente. Il rischio più grave è la delegittimazione del valore del voto come strumento meritocratico e della funzione educativa della scuola. Per invertire questa tendenza si propongono misure concrete come una maggiore trasparenza nelle valutazioni, comunicazione più efficace scuola-famiglia, educazione al valore del fallimento, sostegno agli insegnanti nella gestione dei conflitti e un ripensamento del ruolo delle famiglie come partner nel percorso educativo. Questo fenomeno vuole essere uno specchio dei tempi difficili, invitando a ritrovare un patto educativo basato sulla responsabilità, resilienza e fiducia reciproca, trasformando la crisi in occasione di rinnovamento sociale e educativo.
Il Parlamento Europeo si trova sul punto di votare una mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, scaturita dal caso Pfizer-gate che solleva accuse di mancanza di trasparenza e possibili interferenze nella gestione degli accordi vaccinali con Pfizer durante la crisi Covid-19. La mozione, presentata da 79 europarlamentari guidati dall’avvocato Gheorghe Piperea, richiede una maggioranza assoluta di 361 voti per essere approvata, evento che potrebbe causare una crisi politica significativa nell’UE. Le accuse principali riguardano la gestione opaca dei contratti vaccinali, comunicazioni informali con la multinazionale e l’esclusione del Parlamento europeo dalle decisioni chiave. Questo ha alimentato un clima di sfiducia verso la Commissione, con una forte polarizzazione politica tra gruppi euroscettici, verdi, liberali e popolari, e un acceso dibattito sulle procedure di voto e sulle implicazioni istituzionali. L’esito del voto potrebbe portare a dimissioni della Commissione o a una conferma del mandato con la promessa di riforme sulla trasparenza, segnando un momento storico per la governance europea e la necessità di rafforzare la responsabilità pubblica verso i cittadini dell’UE.
La riforma pensioni 2025 rappresenta un nodo cruciale per il sistema previdenziale italiano, come evidenziato dall’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti all’Assemblea Ania. Il contesto economico e demografico caratterizzato da un invecchiamento della popolazione e da nuove sfide occupazionali richiede un aggiornamento normativo focalizzato soprattutto sulla valorizzazione della previdenza complementare. Sebbene l’adesione ai fondi pensione sia aumentata, l’Italia rimane indietro rispetto ad altri Paesi europei, penalizzata da scarsa informazione, normative fiscali non sempre favorevoli e limitata portabilità dei contributi. Le best practice europee, come l’adesione automatica ai fondi applicata in Paesi come Olanda e Regno Unito, rappresentano modelli a cui il nostro sistema potrebbe ispirarsi per migliorare la situazione. A complicare il quadro, emerge l’ordinanza del Tribunale di Trento che mette in discussione il blocco dell’indicizzazione delle pensioni, con probabili ripercussioni da parte della Corte costituzionale. Le reazioni di sindacati, associazioni e politici sottolineano la necessità di tutelare le categorie più vulnerabili attraverso un sistema di previdenza più inclusivo e sostenibile. In prospettiva, il successo della riforma dipenderà dalla capacità di adottare misure inclusive, da campagne informative efficaci e da un quadro legislativo che concili sostenibilità economica e diritti acquisiti. Il 2025 si configura dunque come un anno decisivo per il futuro del welfare italiano, dove innovazione e condivisione saranno chiavi essenziali per una riforma efficace.
La cultura occidentale si contraddistingue per una tensione costante tra il desiderio di eternità e la consapevolezza dei limiti umani, una dicotomia centrale nella filosofia, nell’arte e nella letteratura. Leopardi e Blake emergono come figure emblematiche di questa ricerca: Leopardi attraverso la potenza simbolica della natura indifferente e della resiliente ginestra, che rappresenta la solidarietà umana di fronte all’angoscia esistenziale; Blake invece mediante una visione spirituale che trasfigura la realtà e coniuga materia e spirito in una lotta creatrice. Entrambi incarnano il dualismo occidentale, proponendo però approcci diversi che arricchiscono la riflessione sul senso dell’infinito. Questa tensione tra materia e spirito genera angoscia ma anche possibilità di crescita morale e solidarietà, temi che risuonano tuttora nella società contemporanea, influenzando dibattiti su ecologia, tecnologia e identità umana. Il dialogo con questi autori non è solo nostalgia del passato, bensì uno stimolo per affrontare la condizione umana oggi con consapevolezza e speranza, mantenendo viva la sfida eterna dell’uomo verso l’infinito.
La satira si conferma uno specchio incisivo della società, esprimendo tensioni e paure, soprattutto in contesti autoritari come la Turchia, dove la recente pubblicazione di una vignetta sul profeta Maometto e Mosè ha scatenato un caso internazionale. La vignetta, disegnata dal settimanale satirico Leman, proponeva un messaggio di pace tra due figure religiose centrali, ma è stata interpretata come blasfema da gruppi fondamentalisti, provocando manifestazioni violente e l’arresto di giornalisti. Questo evento evidenzia le crescenti tensioni tra satira e religiosità, inserendosi in un panorama turco segnato da una forte pressione sulle voci indipendenti e sotto la guida politica di Erdogan, che ha sostenuto l’arresto come difesa dei simboli sacri. La satira, pur essendo un potente strumento di dialogo interreligioso e confronto culturale, scontra un ambiente di fondamentalismo che fatica ad accettare ogni forma di dissenso o ironia sul sacro. Il caso Leman riflette la drammatica crisi della libertà di stampa in Turchia, dove numerosi giornalisti sono imprigionati ed esiste un clima di autocensura e intimidazione. A livello internazionale, questa vicenda pone una riflessione critica sui limiti della libertà espressiva in democrazie fragili e sulle sfide della convivenza tra satira e religione in società pluraliste e segnate da tensioni politiche. Nonostante le difficoltà, la solidarietà globale e la tenacia degli artisti e giornalisti assumono un ruolo chiave nel mantenere viva la lotta per il diritto al dissenso e alla pace.
Instagram sta inaugurando una nuova era musicale con l’introduzione dell’anteprima audio integrata nelle Storie tramite Spotify, creando un’esperienza d’ascolto immediata e fluida senza uscire dall’app. Questa novità segna un deciso passo in avanti nella competizione con TikTok, rafforzando la centralità della musica come strumento di coinvolgimento e comunicazione nel social. La funzione permette di ascoltare snippet di brani condivisi da Spotify direttamente nelle Storie, migliorando la retention e ampliando la diffusione di nuovi trend musicali, oltre ad offrire nuovi strumenti di personalizzazione, come i font ispirati a Rosalía.
L’impatto di questa integrazione è significativo per creator, artisti e brand: si ampliano le opportunità di engagement, merchandising musicale e marketing digitale, poiché l’ascolto diretto favorisce una fruizione più partecipativa e favorisce la viralità dei contenuti. Gli algoritmi di Instagram beneficeranno di un maggior tempo di visualizzazione e interazione, valorizzando le Storie musicali e i trend emergenti. Parallelamente, la sicurezza e il rispetto della proprietà intellettuale sono stati rafforzati, proteggendo gli interessi di tutti gli attori coinvolti.
Guardando al futuro, questa innovazione apre scenari inediti per la condivisione musicale online e rafforza il ruolo di Instagram come piattaforma integrata di social e streaming. La sfida con TikTok si gioca sulla capacità di unire musica, video e personalizzazione, creando nuovi linguaggi di espressione e affermando la musica come fulcro dell’identità digitale e della cultura giovanile nel 2025 e oltre.
La crescente diffusione degli smartwatch in Europa sta trasformando radicalmente l’approccio alla salute personale, come evidenziato dall’indagine Ipsos del 2025. Questi dispositivi indossabili, ormai strumenti quotidiani di monitoraggio, hanno favorito l’adozione di stili di vita più salutari, integrando funzionalità quali controllo dell’attività fisica, qualità del sonno e pressione sanguigna, parametro questo considerato il più rilevante dai cittadini. L’uso costante degli smartwatch ha migliorato la prevenzione sanitaria, aumentando la tempestività delle visite mediche grazie alle notifiche personalizzate, e promuovendo una maggiore consapevolezza individuale nel prendersi cura di sé.
L’analisi approfondita dell’impatto sugli stili di vita mostra come i dispositivi wearable abbiano incentivato pratiche concrete quali la pianificazione quotidiana dei passi, il monitoraggio del sonno e strategie anti-stress, consolidando una vera e propria cultura del benessere tecnologico. Tuttavia, emergono anche criticità legate all’affidamento eccessivo ai dati digitali, rischi di stress da autodiagnosi e questioni di privacy, sottolineando la necessità di un uso consapevole e integrato con la consulenza medica.
Guardando al futuro, la tecnologia wearable si prospetta in espansione con sensori sempre più precisi e nuove funzionalità, quali il controllo della glicemia e del colesterolo, in sinergia con servizi sanitari digitali. L’indagine conferma che gli smartwatch rappresentano un alleato strategico per la salute individuale e pubblica in Europa, auspicando un utilizzo responsabile che valorizzi sia l’innovazione che la collaborazione con il mondo medico.
Il mercato delle schede grafiche in Cina si sta ridefinendo alla luce delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, che limitano l’export di tecnologie avanzate come le GPU di fascia alta. NVIDIA risponde a questa sfida lanciando la GeForce RTX 5090D v2, una versione ad hoc per il mercato cinese, con specifiche tecniche tarate per rispettare i limiti su memoria e banda di memoria. Pur riducendo la memoria da 32 GB a 24 GB di GDDR7 e la banda da 1792 GB/s a 1344 GB/s, la scheda mantiene una potenza di calcolo elevatissima grazie a 21.760 CUDA core e un TGP invariato a 575 watt. Questo compromesso consente a NVIDIA di restare competitiva in Cina, offrendo prestazioni di prim’ordine specialmente nel gaming 4K e nel rendering avanzato, anche se con alcuni limiti in applicazioni AI e professionali che richiedono maggior memoria e banda. La community tecnologica ha accolto positivamente l’adattamento, apprezzando la resilienza dell’architettura e la capacità di mantenere un posizionamento alto nel mercato. Guardando al futuro, NVIDIA dovrà probabilmente continuare a differenziare i propri prodotti in base al quadro normativo internazionale, mentre il panorama cinese vedrà un rafforzamento dei concorrenti locali. In sintesi, la RTX 5090D v2 rappresenta un esempio chiave di come l’innovazione possa convivere con le restrizioni geopolitiche, garantendo comunque un’offerta tecnologica di alta gamma in un mercato cruciale.
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