Intel cambia strategia: Addio allo sviluppo interno dei substrati in vetro, focus su collaborazione con fornitori esterni
Intel ha annunciato una svolta strategica abbandonando lo sviluppo interno dei substrati in vetro, materiali chiave nei package avanzati dei microchip, per affidarsi a fornitori esterni specializzati. Il substrato in vetro, importante per la planarità, la stabilità termica e l’interconnessione dei chip, era finora sviluppato internamente per controllare la filiera e ridurre dipendenze esterne. Tuttavia, la complessità produttiva e i costi elevati hanno spinto Intel a rivedere questa strategia, privilegiando l’ottimizzazione di costi, flessibilità e innovazione. Il nuovo CEO Lip-Bu Tan guida questo percorso con l’obiettivo di rendere l’azienda più snella e reattiva, favorendo collaborazioni con fornitori come la sudcoreana JNTC. L’integrazione dei substrati in vetro nei package Intel punta a migliorare le performance termiche e elettriche, accelerando il time-to-market. Questa scelta avrà impatti rilevanti sul mercato, favorendo specializzazione industriale e potenzialmente accelerando l’adozione di soluzioni avanzate anche in settori innovativi come AI, 5G e robotica. Le prospettive future vedono un settore semiconduttori più agile, anche se con attenzione alla gestione di supply chain globali in un contesto geopolitico complesso. In sintesi, Intel inaugura una nuova era di collaborazione industriale e concentrazione sulle competenze core, mantenendo la leadership nell’innovazione microelettronica.
La crescita di Windows 11 nel 2025 sta segnando un cambio epocale nell’ecosistema Microsoft, con la quota di mercato che si avvicina pericolosamente a quella di Windows 10, il cui supporto terminerà a ottobre 2025. Secondo i dati di StatCounter, Windows 11 ha raggiunto il 47,98%, mentre Windows 10 si trova al 48,76%, con un trend netto di crescita per la nuova versione dovuto a miglioramenti tecnici, incentivi Microsoft e la necessità di sicurezza futura. Questa accelerazione è particolarmente evidente negli Stati Uniti, dove Windows 11 ha superato Windows 10 con una quota del 54,72%, mentre in Europa, Asia e America Latina la diffusione avviene con ritmi più graduali ma costanti.
L’incremento di utenti Windows 11 deriva da una combinazione di aggiornamenti frequenti, nuove funzionalità come il supporto all’AI e tecnologie moderne, e programmi di migrazione facilitati per individui e aziende. La prossima scadenza del supporto a Windows 10 rappresenta un incentivo decisivo per il passaggio, con aziende e privati che devono pianificare attentamente l’adeguamento dei propri sistemi informatici. Microsoft offre strumenti avanzati per la gestione dell’aggiornamento e supporto dedicato per garantire una transizione sicura e efficiente.
Proiettandosi verso la seconda metà del 2025, il sorpasso di Windows 11 su Windows 10 appare imminente, con previsioni di un’adozione quasi totale entro fine anno. Per utenti e imprese si apre una fase cruciale di migrazione che richiede preparazione, formazione e strategie accurate. Il passaggio non è solo tecnico, ma rappresenta un nuovo paradigma di sicurezza, performance e integrazione tecnologica nell’ambiente Microsoft, segnando il futuro delle piattaforme PC e aziendali a livello globale.
Oggi, 3 luglio 2025, è la scadenza ultima per migliaia di aspiranti insegnanti italiani per lo scioglimento della riserva nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Questo processo consente a chi ha conseguito entro il 30 giugno 2025 l’abilitazione o la specializzazione per il sostegno di regolarizzare la propria posizione, passando dalla riserva all’inserimento nell’elenco aggiuntivo di prima fascia. Ciò garantisce priorità nell’accesso alle supplenze e alle assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/26.
Le Graduatorie GPS sono suddivise in prima fascia per chi possiede i requisiti abilitativi o di specializzazione e seconda fascia per chi ha solo il titolo di studio. Lo scioglimento della riserva è richiesto a chi aveva presentato domanda con riserva entro il 29 aprile 2025, consentendo l’aggiornamento della graduatoria e l’attribuzione delle posizioni prioritarie soprattutto per il sostegno, ambito con forte domanda. Il possesso dei titoli aggiornati favorisce l’inserimento nelle graduatorie più vantaggiose, aumentando le possibilità di supplenze annuali o rapporto a tempo indeterminato.
La procedura per lo scioglimento della riserva si svolge online sulla piattaforma ministeriale “Istanze Online”, dove bisogna caricare la documentazione richiesta entro oggi alle 23:59. Il mancato scioglimento comporta l’esclusione dall’elenco aggiuntivo di prima fascia e la perdita di numerose opportunità per il prossimo anno scolastico. Questo aggiornamento è cruciale per la definizione degli organici e per chi ambisce a intraprendere o consolidare la carriera docente nel sistema pubblico italiano.
Il mercato del lavoro italiano nel maggio 2025 mostra segnali di crescita con un aumento complessivo di 80mila occupati e una marcata espansione dei contratti permanenti, cresciuti di 388mila unità in un anno. Questa stabilizzazione è importante soprattutto in un contesto post-pandemico, dove il lavoro stabile rappresenta una necessità per molte famiglie. Tuttavia, l’analisi più approfondita svela criticità, soprattutto per i giovani tra 15 e 24 anni, che ancora affrontano un tasso di disoccupazione elevato, pari al 21,6%, superiore alla media europea. La diminuzione dei contratti a termine, se da un lato potrebbe indicare una maggiore stabilità, dall’altro rischia di ridurre le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro per i giovani, che spesso si affidano proprio a queste forme contrattuali temporanee come primo passo.
Questa scarsa incidenza della crescita dei contratti permanenti sui giovani è dovuta a diversi fattori: le aziende preferiscono stabilizzare lavoratori con più esperienza, manca un ricambio generazionale efficace e persiste il disallineamento tra competenze offerte dal sistema formativo e quelle richieste dal mercato. Inoltre, la questione salariale rappresenta un ulteriore ostacolo: i giovani spesso percepiscono stipendi iniziali inferiori del 30% rispetto ai coetanei del Nord Europa, fenomeno che alimenta la fuga delle menti migliori verso l’estero. Oltre a ciò, si evidenziano problemi strutturali quali la scarsa qualità e accessibilità dei percorsi formativi, la limitata propensione delle imprese ad innovare e investire sui giovani e difficoltà burocratiche e finanziarie nell’avvio di attività imprenditoriali giovanili.
Per affrontare queste sfide è necessario un approccio multidimensionale e coordinato che coinvolga istituzioni, imprese e sistema educativo. Tra le soluzioni proposte si segnalano il rafforzamento dell’orientamento scolastico e universitario, l’incremento di apprendistati e tirocini di qualità, incentivi fiscali per favorire le assunzioni giovanili, agevolazioni per l’imprenditorialità giovanile e investimenti mirati nell’educazione digitale e nelle discipline STEM. Solo un patto generazionale inclusivo potrà consentire ai giovani italiani di avere un ruolo attivo nella crescita economica e sociale del Paese, trasformando gli indicatori positivi in reale opportunità di lavoro stabile e dignitoso.
L’accesso agli atti nelle istituzioni scolastiche è uno strumento cruciale per garantire trasparenza, partecipazione e tutela dei diritti all’interno della pubblica amministrazione italiana, particolarmente nel settore educativo. Basato principalmente sulla Legge 241/1990 e successivi Decreti Legislativi come il D.Lgs. 33/2013 e 97/2016, questo diritto permette a cittadini, genitori, studenti e personale scolastico di accedere ai documenti amministrativi per verificare e contestare decisioni, rafforzando così il controllo democratico e prevenendo abusi. Le finalità fondamentali della trasparenza includono l’amministrazione aperta, il coinvolgimento attivo della comunità scolastica e la prevenzione della corruzione, ponendo le basi per un ambiente educativo più equo e partecipato.
Le procedure di accesso sono dettagliate in regolamenti interni che definiscono le modalità di richiesta, i tempi di risposta (solitamente entro 30 giorni), e i limiti dettati dalla tutela della privacy e dal segreto d’ufficio. I soggetti legittimati a richiedere l’accesso comprendono genitori, studenti maggiorenni, personale e associazioni, mentre le richieste possono riguardare documenti quali delibere, graduatorie o verbali. Modelli di richiesta standardizzati e l’adozione di strumenti digitali facilitano la trasparenza e la gestione delle istanze, garantendo efficacia e accessibilità, anche se permangono salvaguardie per la riservatezza.
In prospettiva, la digitalizzazione rappresenta un volano per migliorare ulteriormente l’accessibilità e la velocità nelle risposte, riducendo l’uso della carta e ampliando l’inclusività. L’implementazione di portali online e sistemi di gestione documentale elettronica fa da supporto alla democratizzazione dell’informazione scolastica, promuovendo una cultura della responsabilità e della partecipazione. La trasparenza nelle scuole non è solo una conformità normativa, ma un valore fondamentale per costruire una società più giusta, consapevole e democratica.
La recente introduzione del decreto 2025 segna un cambiamento fondamentale nella pubblica amministrazione italiana, ridefinendo il percorso di carriera con un forte focus sul merito e sulla trasparenza. Per decenni, l’avanzamento nella PA è stato spesso legato all’anzianità o a dinamiche interne poco trasparenti; il decreto propone invece selezioni basate su competenze dimostrate, risultati e attitudini personali. Questa riforma mira a superare le rigidità burocratiche, valorizzare il merito e promuovere una maggiore mobilità interna, con bandi periodici e procedure digitali. Un elemento chiave è l’introduzione di una commissione di valutazione indipendente, composta da esperti esterni, per garantire imparzialità e rigore nella selezione dei dirigenti pubblici.
Con il nuovo sistema, i candidati devono avere almeno 5 anni di servizio e dimostrare risultati concreti, sottoponendosi a prove attitudinali, simulazioni gestionali e colloqui motivazionali. I vincitori ottengono incarichi dirigenziali temporanei, che vengono confermati o meno in base alle performance. Nonostante l’accoglienza positiva da parte di molti esperti, permangono preoccupazioni su complessità procedurali e necessità di formazione valutativa. Dal punto di vista pratico, la riforma offre maggiori opportunità ai funzionari, incoraggia la formazione e promette miglioramenti anche per i cittadini grazie a un’amministrazione più efficiente e trasparente.
I benefici attesi si estendono nel medio-lungo periodo, con un’amministrazione pubblica più attrattiva per i giovani talenti, in linea con gli standard europei e capace di affrontare sfide complesse. Se applicata con rigore e trasparenza, questa riforma può rappresentare una svolta verso una PA italiana più moderna, meritocratica e competitiva, rafforzando la fiducia dei cittadini e migliorando la qualità dei servizi pubblici.
La seconda prova scritta degli Esami di Stato 2025 rappresenta un momento cruciale del percorso scolastico degli studenti delle scuole superiori italiane. Questa prova, caratterizzata da materie specifiche legate all’indirizzo di studi, influisce in maniera significativa sul punteggio finale dell’esame. Per gli studenti impossibilitati a sostenere la prova nella sessione ordinaria, è prevista una sessione suppletiva il 3 luglio 2025, garantendo così il diritto all’esame e le pari opportunità. La giornata del 3 luglio prevede un’organizzazione rigorosa: dalla convocazione e verifica dei candidati fino all’apertura e distribuzione del testo tramite una chiave ministeriale digitale, che assicura la massima sicurezza e segretezza del contenuto. La chiave ministeriale è un codice univoco rilasciato poco prima della prova, disponibile sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ed è fondamentale per decifrare il testo criptato della prova. Il Ministero svolge un ruolo centrale, fornendo comunicazioni ufficiali, circolari e strumenti digitali innovativi, migliorando trasparenza e sicurezza, con un’attenzione particolare agli aggiornamenti normativi che coinvolgono commissioni, docenti e studenti. Le novità introdotte nel 2025 includono una maggiore digitalizzazione e controlli rafforzati, mirate a garantire una valutazione equa e meritocratica, supportata da procedure di apertura del testo molto rigorose. Gli studenti, le commissioni e le famiglie devono essere ben informati e collaborare per assicurare il corretto svolgimento della prova, che rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro accademico e professionale dei candidati.
Nel panorama della formazione docenti italiana, il decreto MUR n. 443 del 2 luglio 2025 integra e ridefinisce il precedente d.m. n. 270/2025, attribuendo 1.477 posti aggiuntivi all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria per i percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU nell’anno accademico 2024/2025. Questa decisione nasce dopo un ricorso amministrativo vinto dall’ateneo che ha sancito il principio di autonomia universitaria e il rispetto delle esigenze territoriali nella formazione docente, correggendo così una precedente distribuzione dei posti ritenuta iniqua.
L’offerta formativa ampliata toccherà 13 differenti percorsi riguardanti diverse classi di concorso strategiche per la scuola secondaria di primo e secondo grado, spaziando dalle discipline letterarie e scientifiche fino ai percorsi per sostegno e inclusione. I percorsi abilitanti, strutturati su 60 o 30 CFU a seconda dei requisiti, includono formazione disciplinare e pedagogica con tirocinio presso scuole, offrendo un connubio fra teoria e pratica didattica. La formazione abilitante è funzionale sia all’adempimento normativo per l’accesso alla professione sia all’acquisizione di competenze aggiornate e miglioramento delle prospettive occupazionali.
Nonostante le opportunità, permangono alcune criticità come la distribuzione territoriale dei posti e la capacità logistica universitaria di gestire i corsi. Tuttavia, l’ampliamento dei posti rappresenta un passo fondamentale per ridurre il precariato, innalzare la qualità della docenza e rispondere ai fabbisogni formativi del sistema scolastico, con un’attenzione particolare all’inclusione e alle competenze interculturali tipiche dell’Università per Stranieri.
### Peculiarità dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria
L’ateneo calabrese, dopo la sentenza n. 10702/2025, si afferma come polo di eccellenza per la formazione degli insegnanti, soprattutto nell’ambito della didattica delle lingue, dell’inclusione e dell’interculturalità. Il decreto MUR n. 443/2025 riconosce la necessità di valorizzare questi punti di forza attraverso un’offerta formativa estesa e adeguatamente finanziata, rappresentando un modello per la formazione docente nel Mezzogiorno italiano.
Negli ultimi anni, si è registrato un significativo aumento del fenomeno delle contestazioni alle pagelle scolastiche in Italia, da eventi sporadici a un fenomeno diffuso che riflette tensioni crescenti tra famiglie e istituzioni scolastiche. I dati mostrano un aumento di circa il 30% di ricorsi negli ultimi cinque anni, con un picco nelle scuole secondarie di secondo grado, motivati da dubbi sulla trasparenza della valutazione e dalla percezione di ingiustizie verso i propri figli. Queste contestazioni spesso nascono da un atteggiamento di protezione eccessiva dei genitori, da una diffidenza verso l’autorità scolastica e da modelli educativi che vedono i genitori più come avvocati che come partner educativi. Tale situazione complica la gestione del fallimento scolastico, ostacolando la capacità degli studenti di accettare e imparare dagli insuccessi, con implicazioni negative per la loro crescita personale e autonomia. Nel confronto quotidiano, gli insegnanti si trovano sotto pressione, tra accuse e richieste di revisione, generando sfiducia nelle valutazioni e minando la motivazione del corpo docente. Il rischio più grave è la delegittimazione del valore del voto come strumento meritocratico e della funzione educativa della scuola. Per invertire questa tendenza si propongono misure concrete come una maggiore trasparenza nelle valutazioni, comunicazione più efficace scuola-famiglia, educazione al valore del fallimento, sostegno agli insegnanti nella gestione dei conflitti e un ripensamento del ruolo delle famiglie come partner nel percorso educativo. Questo fenomeno vuole essere uno specchio dei tempi difficili, invitando a ritrovare un patto educativo basato sulla responsabilità, resilienza e fiducia reciproca, trasformando la crisi in occasione di rinnovamento sociale e educativo.
Il Parlamento Europeo si trova sul punto di votare una mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, scaturita dal caso Pfizer-gate che solleva accuse di mancanza di trasparenza e possibili interferenze nella gestione degli accordi vaccinali con Pfizer durante la crisi Covid-19. La mozione, presentata da 79 europarlamentari guidati dall’avvocato Gheorghe Piperea, richiede una maggioranza assoluta di 361 voti per essere approvata, evento che potrebbe causare una crisi politica significativa nell’UE. Le accuse principali riguardano la gestione opaca dei contratti vaccinali, comunicazioni informali con la multinazionale e l’esclusione del Parlamento europeo dalle decisioni chiave. Questo ha alimentato un clima di sfiducia verso la Commissione, con una forte polarizzazione politica tra gruppi euroscettici, verdi, liberali e popolari, e un acceso dibattito sulle procedure di voto e sulle implicazioni istituzionali. L’esito del voto potrebbe portare a dimissioni della Commissione o a una conferma del mandato con la promessa di riforme sulla trasparenza, segnando un momento storico per la governance europea e la necessità di rafforzare la responsabilità pubblica verso i cittadini dell’UE.
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