Scrutini di fine anno nella scuola primaria e secondaria: guida completa alle novità normative e al ruolo del Dirigente Scolastico
Gli scrutini di fine anno scolastico rappresentano un momento cruciale nel sistema educativo italiano, in cui il lavoro svolto dagli studenti e dai docenti viene valutato e certificato formalmente. Questa fase coinvolge particolarmente i Consigli di Classe, che decidono sull’ammissione degli alunni alle classi successive o agli Esami di Stato nella scuola secondaria. L’importanza degli scrutini risiede non solo nell’adempimento amministrativo, ma nel processo collegiale che garantisce trasparenza, equità e il rispetto della normativa vigente. Elemento centrale è l’impiego di criteri oggettivi di valutazione, come prove scritte con griglie di correzione, rubriche valutative e indicatori di partecipazione, che tutelano studenti e famiglie e favoriscono una crescita autentica degli alunni. Il Consiglio di Classe svolge un ruolo decisivo nell’analisi complessiva del percorso di ciascuno studente, considerando difficoltà certificate, piani di recupero e coinvolgimento scolastico.
Per l’anno scolastico 2024/2025, nella scuola primaria sono state introdotte novità significative, quali descrittori più dettagliati, attenzione alle competenze trasversali e valorizzazione di percorsi inclusivi per studenti con bisogni educativi speciali. La valutazione assume una forma più descrittiva, attraverso giudizi e rubriche condivise tra il team docente. Nella scuola secondaria, la normativa vigente richiede il raggiungimento della sufficienza in tutte le discipline per l’ammissione, prevedendo tempi e modalità specifiche per il recupero delle insufficienze. Il Dirigente Scolastico assume una funzione chiave di garante delle procedure e della corretta applicazione delle norme, coordinando il lavoro collegiale e intervenendo in caso di controversie o dubbi interpretativi.
La procedura degli scrutini si articola in diverse fasi, dalla preparazione delle valutazioni alla comunicazione degli esiti alle famiglie, con un’attenzione particolare alla documentazione, anche in formato digitale, per assicurare trasparenza. Le competenze del dirigente e del corpo docente si integrano per garantire valutazioni motivate e coerenti. Inoltre, è fondamentale adottare prassi che favoriscano la valutazione oggettiva e condivisa, come la definizione di criteri comuni e l’uso di rubriche. Particolare attenzione viene riservata agli alunni con bisogni educativi speciali, per i quali la valutazione deve essere personalizzata e basata sui progressi rispetto agli obiettivi individuali. In conclusione, la scuola italiana evolve verso un modello valutativo inclusivo, partecipato e moderno, capace di rispondere alle sfide di un contesto educativo dinamico.
Il Salone del Libro 2025 si configura come un importante momento culturale e educativo in Italia, con un focus particolare sulle giovani generazioni e sull’educazione civica. Le principali istituzioni italiane, ovvero la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno promosso una serie di iniziative dedicate agli studenti di diversi livelli scolastici. Questi progetti, che includono concorsi e percorsi formativi, mirano a rafforzare la conoscenza della Costituzione, i valori democratici e la cittadinanza attiva, creando così un legame concreto tra il mondo della scuola e quello delle istituzioni. Le parole chiave come “salone del libro iniziative giovani” ed “educazione civica scuole italiane” sono centrali in questa visione.
Le iniziative offerte coprono un ampio spettro scolastico dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado. Tra i progetti della Camera dei Deputati spicca il concorso “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola”, che invita gli studenti a elaborare lavori sui principi costituzionali e sulla partecipazione democratica. Il Senato propone invece “Un giorno in Senato”, con simulazioni parlamentari per gli studenti più grandi, e “Senato-Ambiente”, focalizzato sulle tematiche ambientali. Inoltre, la “Giornata di formazione a Montecitorio” rappresenta un’esperienza formativa di rilievo per gli studenti dell’ultimo biennio. Anche per la scuola secondaria di primo grado e la primaria sono stati pensati concorsi specifici, quali “Testimoni dei Diritti”, “Parlawiki” e “Vorrei una Legge che…”, che coinvolgono gli studenti in modo originale e stimolante.
Queste iniziative non solo favoriscono la conoscenza delle istituzioni e della Costituzione, ma hanno un impatto significativo sulla crescita personale e civica degli studenti, accrescendo consapevolezza, spirito critico e impegno sociale. Il Salone del Libro 2025 e le relative proposte istituzionali evidenziano l’importanza di una scuola italiana che promuova cittadini liberi, attivi e responsabili. Il rafforzamento dell’educazione civica attraverso concorsi e progetti innovativi diventa così un potente strumento di coesione sociale e sviluppo, con prospettive positive per il futuro della partecipazione democratica nel paese.
L’edilizia scolastica in Italia rappresenta una sfida cruciale a causa della vetustà degli edifici, molti dei quali storici, e dell’evoluzione dei bisogni educativi che richiede ambienti sempre più sicuri, adatti e moderni. In risposta a queste questioni, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha istituito un Comitato Tecnico dedicato alla revisione delle norme sull’edilizia scolastica, con l’obiettivo di aggiornare gli standard per la costruzione e l’adeguamento delle scuole, garantendo strutture più funzionali e sicure. Questo passo segna un’importante tappa verso la riforma del settore, mettendo al centro la necessità di far dialogare gli spazi educativi con le nuove esigenze della società e della didattica contemporanea.
A maggio 2025, il Comitato Tecnico è stato formalmente insediato presso il MIM, con una composizione multidisciplinare che include esperti di diritto amministrativo, architettura, sicurezza e didattica innovativa. La presidente Gianna Barbieri e la coordinatrice Alessandra Cafardi guidano un gruppo che collaborerà strettamente con istituzioni centrali, autonomie locali e professionisti, assicurando un processo partecipato. La revisione nasce dalla necessità di aggiornare il Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975, ormai superato dalle trasformazioni normative, tecnologiche e sociali, per affrontare le sfide contemporanee tra cui la sicurezza sismica, l’inclusività, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale degli edifici scolastici.
Il programma operativo del Comitato si articola in più fasi: analisi dello stato attuale, consultazioni pubbliche, redazione delle nuove linee guida e approvazione istituzionale. L’obiettivo è produrre norme che rispondano alle esigenze del XXI secolo, rendendo le scuole ambienti sicuri, flessibili e sostenibili, in grado di integrare innovazioni didattiche e tecnologiche. L’impatto di tale revisione sarà significativo per istituzioni scolastiche, enti locali e settore delle costruzioni, stimolando investimenti e un approccio moderno e condiviso. Si auspica un risultato che porti l’Italia a standard europei elevati e che possa rappresentare un modello d’eccellenza, garantendo a studenti e docenti scuole accoglienti, moderne e funzionali.
Negli ultimi decenni, un numero crescente di pensionati italiani ha deciso di trasferire la propria residenza all’estero per motivi climatici, familiari o economici. Questa scelta comporta implicazioni fiscali importanti, in quanto la tassazione delle pensioni può variare in relazione al paese di residenza e alla tipologia di pensione ricevuta. La chiave per evitare la doppia imposizione e ottimizzare il reddito netto è una corretta gestione fiscale basata su norme aggiornate e sulle convenzioni internazionali in vigore. La residenza fiscale, determinata anche tramite l’iscrizione all’AIRE, rappresenta un elemento cruciale per stabilire la competenza impositiva tra Italia e Stato estero, mentre l’INPS svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei pagamenti e nell’applicazione delle normative relative alla detassazione. Le convenzioni bilaterali, ispirate al modello OCSE, regolano la tassazione delle diverse categorie di pensioni, distinguendo tra pensioni da lavoro privato e pubblico, e prevedono meccanismi per evitare la doppia imposizione, come crediti d’imposta o esenzioni. Per tassare correttamente le pensioni bisogna seguire un iter preciso che include l’iscrizione all’AIRE, la comunicazione all’INPS e la presentazione di adeguata documentazione. Alcuni paesi offrono regimi fiscali particolarmente favorevoli per i pensionati italiani, come il Portogallo o la Spagna, rendendo il trasferimento una concreta opportunità di risparmio fiscale. Occorre però evitare errori comuni come mancate iscrizioni o documentazioni incomplete, affidandosi a professionisti e aggiornandosi costantemente. In sintesi, la detassazione delle pensioni italiane all’estero è una strada praticabile e vantaggiosa se affrontata con consapevolezza, precisione e pianificazione puntuale.
Il bonus giovani 2025 rappresenta un importante strumento di policy del Governo italiano volto a incentivare l’occupazione stabile tra i giovani under 35. Si tratta di un’agevolazione contributiva che prevede uno sconto del 100% sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato o apprendistato professionalizzante effettuate nel corso del 2025. La misura ha l’obiettivo di ridurre significativamente il costo del lavoro per le aziende e favorire un inserimento stabile nel mercato del lavoro post-pandemia, coinvolgendo privati, artigiani, commercianti e terzo settore. L’incentivo è riservato esclusivamente a nuove assunzioni, escludendo trasformazioni di contratti esistenti e altre tipologie contrattuali.
Per accedere al bonus, i datori di lavoro devono rispettare specifici requisiti tra cui l’assunzione di soggetti che al momento dell’ingresso abbiano meno di 35 anni, l’assenza di precedenti contratti a tempo indeterminato con lo stesso datore e la regolarità contributiva. Inoltre, sono esclusi dal beneficio i contratti a tempo determinato, il lavoro domestico, alcune tipologie di apprendistato e le assunzioni nel settore pubblico. La misura prevede una durata di applicazione dello sconto contributivo pari a 36 mesi dalla data di assunzione, con un tetto massimo annuo di 8.000 euro per lavoratore. La richiesta può essere inoltrata tramite il Portale delle Agevolazioni INPS, che opera come centralino digitale per l’accesso e la gestione dei bonus.
L’impatto atteso è rilevante sia per i singoli datori di lavoro, che beneficeranno di un importante alleggerimento dei costi del personale giovanile, sia per il mercato del lavoro italiano, con un potenziale aumento del tasso di occupazione giovanile e una riduzione della precarietà. La misura sostiene il ricambio generazionale e l’acquisizione di nuove competenze in azienda, accompagnando la crescita economica e la digitalizzazione. Per restare aggiornati sulle evoluzioni normative e sulle modalità operative, aziende e consulenti sono invitati a consultare regolarmente il portale INPS e le circolari ministeriali, assicurando così la corretta ed efficace applicazione del bonus.
Il settore dei semiconduttori è oggi centrale per l’innovazione tecnologica mondiale e rappresenta uno snodo strategico nel contesto geopolitico globale. Le principali nazioni, tra cui gli Stati Uniti, investono enormi capitali per conquistare la leadership in questa filiera essenziale a settori come elettronica, automotive e difesa. In questo scenario, l’annuncio di GlobalWafers di raddoppiare il suo investimento da 3,5 a 7,5 miliardi di dollari per l’espansione del suo impianto produttivo a Sherman, Texas, rafforza l’importanza degli USA nella catena globale di fornitura dei chip. Questa scelta riflette non solo la crescita della domanda interna americana, ma anche una strategia per creare una filiera produttiva più sicura in un contesto internazionale complesso e caratterizzato da tensioni commerciali e geopolitiche.
Le pressioni tariffarie introdotte dall’amministrazione Trump, con l’imposizione di dazi sulle importazioni di semiconduttori cruciali dalla Cina, hanno spinto molte aziende, tra cui GlobalWafers, a ri-localizzare la produzione negli Stati Uniti. Questa dinamica è supportata da incentivi governativi significativi, come il finanziamento federale di 406 milioni di dollari e ulteriori sostegni statali e locali in Texas. L’investimento a Sherman genera già migliaia di posti di lavoro nella fase di costruzione e si prevede l’assunzione di centinaia di professionisti qualificati entro il 2028, stimolando inoltre l’indotto educativo e imprenditoriale della regione e trasformando la città in un modello virtuoso di polo tecnologico emergente negli USA.
L’espansione di GlobalWafers nei USA rappresenta un cambiamento strategico per l’industria dei semiconduttori americana, riducendo la dipendenza da fornitori esteri e rafforzando la capacità produttiva interna. La collaborazione tra l’azienda, il governo e le comunità locali costituisce un esempio di sinergia pubblico-privato che mira a garantire una produzione sostenibile, innovativa e resiliente. Nonostante le sfide legate alla formazione, ai costi energetici e alla complessità delle catene di fornitura, il progetto costituisce una tappa fondamentale nel nuovo equilibrio geopolitico dei chip, segnando una nuova era per il “Made in USA” tecnologico, con importanti ricadute economiche, sociali e strategiche a lungo termine.
Il bando Indire per il sostegno 2025, regolato dai decreti attuativi n. 75 e 77, rappresenta un momento cruciale per la formazione e la selezione dei docenti specializzati nel sostegno scolastico. Con un numero senza precedenti di 52.622 posti disponibili, distribuiti equamente tra le regioni italiane in base alle esigenze territoriali, il bando mira a rispondere con efficacia alle crescenti necessità di inclusione educativa nel sistema scolastico. I decreti stabiliscono criteri trasparenti e oggettivi per la formazione delle graduatorie, ponendo particolare attenzione all’anzianità di servizio e all’età anagrafica dei candidati, elementi fondamentali che valorizzano l’esperienza professionale e garantiscono un equilibrio generazionale. La procedura di candidatura è completamente digitale e prevede scadenze precise per l’iscrizione e la formazione delle graduatorie, facilitando così l’accesso e la massima partecipazione degli aspiranti docenti.
L’anzianità di servizio gioca un ruolo centrale nella graduatoria, con la considerazione di tutti gli anni prestati in istituzioni scolastiche pubbliche o parificate, soprattutto su posti di sostegno o con esperienza documentata nel settore. Inoltre, l’età anagrafica diventa elemento discriminante a parità di servizio, riconoscendo priorità a docenti più esperti e con consolidata carriera. L’iter di specializzazione previsto post-iscrizione comprende formazione teorica, laboratori professionalizzanti e tirocinio sul campo, finalizzato a garantire una preparazione adeguata e un inserimento efficace nella didattica inclusiva. Rispetto agli anni precedenti, il bando introduce una maggiore digitalizzazione, trasparenza e un aumento considerevole dei posti, mirando a stabilizzare le supplenze e migliorare la qualità del sostegno scolastico.
Le innovazioni introdotte incidono direttamente sulla qualità dell’inclusione scolastica, garantendo personale più qualificato e continuità didattica. Ciò si traduce in un miglior supporto agli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali, riducendo l’instabilità legata a incarichi temporanei e aumentando la soddisfazione professionale dei docenti. Il bando è accolto positivamente ma si sottolinea la necessità di un monitoraggio continuo degli effetti pratici e un possibile adeguamento annuale. In sintesi, il bando Indire 2025 apre nuove opportunità importanti per l’organizzazione scolastica italiana, ponendo le basi per un sistema più giusto, efficiente e inclusivo, fondato sulla valorizzazione dell’esperienza e sulla formazione di qualità del personale docente.
La nascita di una nuova coalizione tra le università di arte e design canadesi rappresenta una svolta significativa per l’educazione artistica nazionale. Le istituzioni coinvolte — OCAD University, NSCAD University, Alberta University of the Arts ed Emily Carr University of Art and Design — uniscono le loro forze per promuovere eccellenza, innovazione e sostenibilità nelle discipline creative. Questa alleanza mira a rafforzare il ruolo delle arti nel panorama culturale ed economico del Canada, offrendo opportunità concrete a studenti e docenti e sostenendo lo sviluppo di nuove pratiche didattiche e di ricerca. Con un approccio condiviso, la coalizione si propone di valorizzare non solo la formazione ma anche la capacità delle arti di generare impatti sul tessuto sociale e produttivo del paese.
Queste quattro università rappresentano centri d’eccellenza e innovazione nelle rispettive regioni geografiche e ambiti artistici. OCAD University si distingue nell’arte contemporanea e design interdisciplinare, NSCAD University è riconosciuta per la sua lunga tradizione e sperimentazione, Alberta University of the Arts è un fulcro creativo nell’ovest canadese, e Emily Carr University si concentra su arte, design e tecnologie emergenti con un respiro internazionale. La coalizione si fonda sulla storia e sul ruolo cruciale che queste istituzioni hanno avuto, integrando in modo unico elementi autoctoni, multiculturalismo e innovazione tecnologica nell’offerta educativa e culturale.
Tuttavia, la coalizione affronta anche sfide importanti come i tagli ai finanziamenti pubblici e la necessità di far comprendere meglio il valore sociale delle discipline artistiche. Per superare questi ostacoli, si punta su advocacy, sensibilizzazione e lobbying. Tra le priorità future si evidenziano la sostenibilità ambientale, la valorizzazione della diversità culturale e l’internazionalizzazione. L’attenzione è soprattutto rivolta agli studenti, con programmi di mentoring, borse di studio e supporto psicologico, per formare professionisti capaci di contribuire all’innovazione sociale ed economica. Guardando al 2025 e oltre, la coalizione si propone di consolidare il Canada come hub creativo internazionale e motore culturale e produttivo, confermandosi protagonista di una nuova stagione nella cultura artistica nazionale.
La curiosità, contrariamente a quanto comunemente si pensa, non diminuisce completamente con l’età ma assume forme diverse. Secondo uno studio recente dell’Università della California pubblicato su Plos One, mentre la curiosità di tratto, ovvero la propensione generale a esplorare nuove esperienze, tende a ridursi negli anziani, la curiosità di stato legata a interessi specifici aumenta significativamente dopo la mezza età. Questo fenomeno indica che con il passar del tempo le persone tendono a concentrare la loro curiosità su argomenti che conoscono e che trovano stimolanti, sviluppando conoscenze più approfondite in quei settori di loro interesse. Superare il mito dell’apatia intellettuale degli anziani è importante per favorire un invecchiamento attivo e valorizzare il ruolo della curiosità nella salute mentale e sociale della popolazione anziana.
Lo studio ha utilizzato questionari e prove comportamentali per distinguere le due forme di curiosità e ha evidenziato come la curiosità mirata sia legata all’accumulo di esperienze, alla consolidazione delle passioni personali e al maggior tempo disponibile in età avanzata. Inoltre, è emerso un importante legame tra la curiosità specifica e la prevenzione del declino cognitivo, inclusa la riduzione del rischio di Alzheimer. La stimolazione cognitiva derivante dall’interesse attivo verso temi specifici contribuisce a mantenere la plasticità neuronale e la riserva cognitiva, fornendo un effetto protettivo contro le demenze. Di conseguenza, promuovere la curiosità nella terza età assume un valore strategico per la salute pubblica e il benessere individuale.
Questi nuovi risultati hanno importanti implicazioni pratiche, suggerendo la creazione di programmi culturali e formativi personalizzati per gli anziani che rispecchino i loro interessi selettivi. Anche l’impiego di tecnologie digitali può facilitare l’accesso a contenuti stimolanti. Inoltre, la ricerca futura potrà approfondire le dinamiche tra fattori genetici, ambientali e curiosità e sviluppare strumenti per monitorare e potenziare la curiosità negli anziani. In sintesi, la curiosità invecchia con noi, ma si trasforma diventando una risorsa preziosa per un invecchiamento attivo e una prevenzione efficace del declino cognitivo. Coltivare questa curiosità è quindi una sfida sociale e sanitaria fondamentale per garantire qualità della vita e salute mentale nella popolazione anziana.
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