Un Identikit dal Dna: La Prima Ricostruzione Genetica di un Antico Egizio a Nuwayrat
La recente scoperta archeologica di uno scheletro ben conservato a Nuwayrat ha permesso per la prima volta il sequenziamento completo del DNA di un individuo vissuto 4.500-4.800 anni fa nell’antico Egitto. Questo reperto unico, custodito all’interno di un vaso di ceramica, ha permesso una straordinaria conservazione del materiale biologico e ha fornito informazioni preziose sull’identità genetica e sociale di un uomo comune, probabilmente un vasaio, in un’epoca molto remota. Le analisi osteoarcheologiche evidenziano segni di stress meccanico tipici di un artigiano esperto, mentre il contesto funerario semplice conferma la sua appartenenza alla classe artigiana dell’antico Egitto.
Dal punto di vista genetico, il sequenziamento ha rivelato una predominanza di componenti del Nord Africa (circa l’80%) con tracce significative (20%) di origini mesopotamiche. Questo risultato supporta l’idea di antiche migrazioni e scambi culturali tra la valle del Nilo e le pianure della Mesopotamia, suggerendo una rete di connessioni più articolata di quanto precedentemente ipotizzato. Le moderne tecnologie di estrazione e amplificazione del DNA antico, utilizzando protocolli rigorosi per evitare contaminazioni, hanno rappresentato una vera rivoluzione per l’antropologia egiziana e la ricostruzione delle popolazioni del passato.
Le implicazioni di questa scoperta sono immense: essa consente di integrare le conoscenze storiche basate su fonti tradizionali con dati genetici oggettivi, portando a una migliore comprensione della composizione sociale e biologica degli antichi Egizi. Pur con le sfide poste dal clima e dalla degradazione dei materiali, questa ricerca apre la strada a studi futuri che estenderanno le analisi ad altre popolazioni e addirittura confronteranno diverse classi sociali, migliorando la narrazione storica con un taglio più umano e multidisciplinare.
La piattaforma di ghiaccio del Mare di Ross, situata nell’Antartide, è una vasta massa di ghiaccio galleggiante che svolge un ruolo cruciale nella stabilità climatica globale. Un recente studio italiano, condotto dall’Istituto di Scienze Polari e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha evidenziato come questa piattaforma sia minacciata da un riscaldamento oceanico che dura da almeno 18.000 anni. Grazie all’analisi di sedimenti marini e microfossili, i ricercatori hanno ricostruito una storia climatica di circa 40.000 anni, mostrando che la piattaforma una volta era fino a 1.000 chilometri più estesa e che l’assottigliamento attuale è legato al progressivo aumento delle temperature oceaniche, in particolare a causa dell’azione della corrente circumpolare profonda, un flusso d’acqua calda che dal fondo oceano scioglie il ghiaccio alla base della piattaforma.
La piattaforma del Mare di Ross esercita un’importante funzione come barriera protettiva per la calotta polare interna, rallentando il flusso dei ghiacci continentali verso il mare e contribuendo a mantenere la stabilità del sistema antartico. La sua progressiva riduzione non solo comporta un aumento del livello dei mari a scala globale, ma anche modifiche all’ecosistema marino e alla circolazione oceanica globale. Il riscaldamento attuale, rapido e senza precedenti negli ultimi millenni, sta accelerando processi di scioglimento che potrebbero portare al collasso della piattaforma, con conseguenze climatiche e ambientali di vasta portata.
Il contributo italiano è stato fondamentale per questa ricerca, basata su metodologie innovative come carotaggi profondi, spettrometria di massa e modellizzazione climatica. L’integrazione tra dati storici raccolti dai sedimenti e tecnologie satellitari moderne rappresenta una nuova frontiera per monitorare in tempo reale lo stato della piattaforma. La comunità scientifica internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi di monitoraggio e ricerca per gestire i rischi connessi al cambiamento climatico in Antartide e preservare queste fondamentali sentinelle climatiche per il futuro del pianeta.
La riforma proposta dal ministro Giuseppe Valditara introduce il modello 4+2+1 per gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), ridefinendo il percorso scolastico con quattro anni di istruzione tecnica superiore, seguiti da due anni negli ITS e un ultimo anno dedicato a stage o apprendistato. Questa innovazione punta a colmare il divario tra formazione tecnica e universitaria, equiparando il biennio ITS ai primi due anni di una laurea breve, facilitando l’accesso al terzo anno universitario o l’inserimento professionale qualificato. La presentazione del modello, avvenuta a Grottaminarda, sottolinea l’importanza di una formazione tecnica di alto livello, specializzata e integrata con il tessuto produttivo, soprattutto nelle regioni del Sud. Il ministero ha diffuso una lettera alle famiglie per superare pregiudizi storici e valorizzare l’istruzione tecnica come scelta valida e strategica. Le opportunità offerte includono percorsi personalizzati, riconoscimento dei crediti formativi e maggiori sbocchi lavorativi in settori innovativi come meccatronica, digitale e green jobs. Tuttavia, l’applicazione della riforma presenta sfide significative, come garantire l’omogeneità dei programmi, investire in strutture e docenti, monitorare la qualità degli stage e favorire un dialogo costruttivo tra scuola, università e imprese. Le reazioni sono variegate: mentre le imprese vedono positivamente il modello, i sindacati chiedono garanzie contrattuali per gli apprendisti. Con avvio previsto per l’anno scolastico 2026/2027, la riforma mira a rafforzare la formazione tecnica, integrando saperi e valorizzando i talenti giovanili per un futuro più competitivo e inclusivo nel panorama europeo.
L’avvento di Google Veo 3 segna una svolta cruciale nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, abilitando la creazione di video da semplici input testuali e aprendo nuove porte alla creatività digitale. Questo sistema, grazie ai suoi algoritmi di deep learning, consente la produzione rapida e automatica di clip video, capaci di veicolare satire leggere ma anche contenuti potenzialmente offensivi, tra cui video razzisti. L’accessibilità a questa tecnologia ha inevitabilmente abbassato le barriere all’uso improprio, ponendo sfide enormi al sistema di moderazione, che fatica a intercettare e bloccare contenuti dannosi nonostante le policy rigorose dichiarate da Google. Il fenomeno ha avuto particolare rilevanza negli Stati Uniti, dove la viralità di video discriminatori ha suscitato un allarme pubblico crescente. Le piattaforme social, come TikTok, hanno risposto con sospensioni di account e rimozioni massicce, dimostrando la necessità di azioni rapide ma evidenziando limiti strutturali nelle policy moderative. Dal punto di vista legale e sociale, questa situazione apre dibattiti complessi circa la responsabilità nella diffusione di contenuti creati dall’AI e le implicazioni di una viralità incontrollata che rischia di minare valori democratici e coesione sociale. Esperti ed opinionisti concordano sulla necessità urgente di migliorare gli strumenti di moderazione, ampliando il ricorso a interventi umani e promuovendo un quadro normativo internazionale più chiaro e incisivo. La strada verso una gestione responsabile dell’intelligenza artificiale nella produzione video richiede uno sforzo collettivo che metta in equilibrio innovazione e controllo, garantendo che tecnologie come Google Veo 3 diventino strumenti di inclusione e creatività senza alimentare divisioni e odio nella società digitale.
Il malware NimDoor si presenta come una delle minacce più sofisticate rivolte ai dispositivi Mac, con un focus particolare nel sottrarre dati legati alle criptovalute. Progettato con tecniche avanzate che consentono la persistenza autonoma, NimDoor utilizza un mix di linguaggi come C++ e Nim per eludere le difese tradizionali di macOS, ingannando gli utenti con campagne di social engineering basate su finti aggiornamenti Zoom. Dietro questa minaccia ci sono hacker nordcoreani, noti per attacchi finanziari globali, che mirano principalmente alle aziende Web3, sfruttando la vulnerabilità di un settore in rapida espansione ma spesso non sufficientemente protetto. A livello tecnico, NimDoor si installa tramite binari Mach-O e sfrutta il componente CoreKitAgent per intercettare i segnali di terminazione dei processi, garantendo così la propria reinfezione e rendendo quasi impossibile la rimozione completa. Le conseguenze di questa infezione sono gravemente rischiose: il malware è capace di sottrarre chiavi private, credenziali e manipolare transazioni in tempo reale, causando furti milionari e danni collaterali come la perdita di dati sensibili aziendali. Per contrastare tale minaccia sono essenziali strategie di protezione che includano aggiornamenti affidabili, uso di soluzioni EDR specifiche per macOS, formazione mirata e controlli accurati sulle comunicazioni. NimDoor rappresenta inoltre un segnale della crescente sofisticazione dei cyberattacchi che colpiscono l’ecosistema Apple e il mondo delle criptovalute, richiedendo un impegno coordinato di utenti, aziende e autorità per tutelare l’innovazione digitale.
Il settore della robotica domestica sta attraversando una trasformazione cruciale, guidata da innovazioni che promettono di rivoluzionare la vita quotidiana in casa. Vinod Khosla, noto investitore e cofondatore di Sun Microsystems, profetizza che entro due o tre anni si raggiungerà un ‘momento ChatGPT’ nella robotica: una svolta tecnologica in cui i robot umanoidi domestici, grazie a capacità di autoapprendimento avanzate, saranno in grado di eseguire compiti complessi senza programmazione specifica. Questi robot diventeranno accessibili economicamente, con costi stimati fra 300 e 400 dollari mensili, aprendo la strada a un’ampia diffusione. Le innovazioni previste includono sistemi intelligenti capaci di adattarsi alle abitudini familiari, riconoscere situazioni d’emergenza e interagire in modo naturale con gli abitanti della casa.
Nel 2025, la robotica domestica si evolverà da funzioni semplici come pulizia o sorveglianza verso robot umanoidi dotati di apprendimento contestuale e adattamento personalizzato. Questo cambio di paradigma segnerà l’inizio di assistenti domestici versatili, affidabili e facili da usare, in grado di gestire attività quotidiane, supportare persone anziane o con disabilità e rispondere a eventi imprevisti. La convergenza di intelligenza artificiale generativa, materiali avanzati e interfacce uomo-macchina intuitive spingerà il mercato verso una rapida espansione, analogamente a quanto accaduto con smartphone e PC.
Tuttavia, con questi progressi emergono sfide sociali ed etiche importanti: tutela della privacy, sicurezza, inclusione digitale e impatto occupazionale sono temi critici da affrontare con normative adeguate. Il futuro della robotica domestica è quindi intrinsecamente legato a un equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità sociale. L’integrazione crescente tra AI e robotica promette case più sicure, efficienti e personalizzate, aprendo nuove opportunità per la qualità della vita e il benessere umano, ma richiede un impegno collettivo per governare questa trasformazione in modo equo e sostenibile.
Il rimborso 730 rappresenta per i pensionati un’importante opportunità di recuperare eventuali crediti fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi modello 730. Generalmente, l’INPS, quale sostituto d’imposta principale per i pensionati, accredita il rimborso direttamente nella mensilità della pensione, con tempi medi di circa due mesi dalla presentazione della dichiarazione. Tuttavia, queste tempistiche possono variare in base a fattori come la completezza dei dati, il carico di lavoro dell’INPS o eventuali verifiche aggiuntive.
Le principali cause di ritardo nel rimborso includono errori nelle coordinate bancarie comunicate, dichiarazioni presentate in ritardo, discrepanze dati personali o sospetti controlli a campione da parte dell’Amministrazione finanziaria. È cruciale per il pensionato mantenere aggiornate le coordinate bancarie presso l’INPS e monitorare regolarmente lo stato del rimborso tramite il portale MyINPS o, in alternativa, tramite CAF e patronati. In caso di mancato accredito oltre i tempi previsti, si consiglia di effettuare verifiche tempestive per identificare eventuali anomalie e procedere con le necessarie correzioni.
Le procedure di accredito sono trasparenti e consultabili online, permettendo al pensionato di seguire lo stato della pratica. Per evitare problemi è fondamentale presentare la dichiarazione per tempo, comunicare subito variazioni bancarie e conservare la documentazione relativa. Un approccio proattivo e informato consente ai pensionati di gestire senza inconvenienti il rimborso 730, garantendo così un supporto economico puntuale soprattutto nei mesi estivi, spesso utili per coprire spese sanitarie o personali.
Intel ha annunciato una svolta strategica abbandonando lo sviluppo interno dei substrati in vetro, materiali chiave nei package avanzati dei microchip, per affidarsi a fornitori esterni specializzati. Il substrato in vetro, importante per la planarità, la stabilità termica e l’interconnessione dei chip, era finora sviluppato internamente per controllare la filiera e ridurre dipendenze esterne. Tuttavia, la complessità produttiva e i costi elevati hanno spinto Intel a rivedere questa strategia, privilegiando l’ottimizzazione di costi, flessibilità e innovazione. Il nuovo CEO Lip-Bu Tan guida questo percorso con l’obiettivo di rendere l’azienda più snella e reattiva, favorendo collaborazioni con fornitori come la sudcoreana JNTC. L’integrazione dei substrati in vetro nei package Intel punta a migliorare le performance termiche e elettriche, accelerando il time-to-market. Questa scelta avrà impatti rilevanti sul mercato, favorendo specializzazione industriale e potenzialmente accelerando l’adozione di soluzioni avanzate anche in settori innovativi come AI, 5G e robotica. Le prospettive future vedono un settore semiconduttori più agile, anche se con attenzione alla gestione di supply chain globali in un contesto geopolitico complesso. In sintesi, Intel inaugura una nuova era di collaborazione industriale e concentrazione sulle competenze core, mantenendo la leadership nell’innovazione microelettronica.
La crescita di Windows 11 nel 2025 sta segnando un cambio epocale nell’ecosistema Microsoft, con la quota di mercato che si avvicina pericolosamente a quella di Windows 10, il cui supporto terminerà a ottobre 2025. Secondo i dati di StatCounter, Windows 11 ha raggiunto il 47,98%, mentre Windows 10 si trova al 48,76%, con un trend netto di crescita per la nuova versione dovuto a miglioramenti tecnici, incentivi Microsoft e la necessità di sicurezza futura. Questa accelerazione è particolarmente evidente negli Stati Uniti, dove Windows 11 ha superato Windows 10 con una quota del 54,72%, mentre in Europa, Asia e America Latina la diffusione avviene con ritmi più graduali ma costanti.
L’incremento di utenti Windows 11 deriva da una combinazione di aggiornamenti frequenti, nuove funzionalità come il supporto all’AI e tecnologie moderne, e programmi di migrazione facilitati per individui e aziende. La prossima scadenza del supporto a Windows 10 rappresenta un incentivo decisivo per il passaggio, con aziende e privati che devono pianificare attentamente l’adeguamento dei propri sistemi informatici. Microsoft offre strumenti avanzati per la gestione dell’aggiornamento e supporto dedicato per garantire una transizione sicura e efficiente.
Proiettandosi verso la seconda metà del 2025, il sorpasso di Windows 11 su Windows 10 appare imminente, con previsioni di un’adozione quasi totale entro fine anno. Per utenti e imprese si apre una fase cruciale di migrazione che richiede preparazione, formazione e strategie accurate. Il passaggio non è solo tecnico, ma rappresenta un nuovo paradigma di sicurezza, performance e integrazione tecnologica nell’ambiente Microsoft, segnando il futuro delle piattaforme PC e aziendali a livello globale.
Oggi, 3 luglio 2025, è la scadenza ultima per migliaia di aspiranti insegnanti italiani per lo scioglimento della riserva nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Questo processo consente a chi ha conseguito entro il 30 giugno 2025 l’abilitazione o la specializzazione per il sostegno di regolarizzare la propria posizione, passando dalla riserva all’inserimento nell’elenco aggiuntivo di prima fascia. Ciò garantisce priorità nell’accesso alle supplenze e alle assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/26.
Le Graduatorie GPS sono suddivise in prima fascia per chi possiede i requisiti abilitativi o di specializzazione e seconda fascia per chi ha solo il titolo di studio. Lo scioglimento della riserva è richiesto a chi aveva presentato domanda con riserva entro il 29 aprile 2025, consentendo l’aggiornamento della graduatoria e l’attribuzione delle posizioni prioritarie soprattutto per il sostegno, ambito con forte domanda. Il possesso dei titoli aggiornati favorisce l’inserimento nelle graduatorie più vantaggiose, aumentando le possibilità di supplenze annuali o rapporto a tempo indeterminato.
La procedura per lo scioglimento della riserva si svolge online sulla piattaforma ministeriale “Istanze Online”, dove bisogna caricare la documentazione richiesta entro oggi alle 23:59. Il mancato scioglimento comporta l’esclusione dall’elenco aggiuntivo di prima fascia e la perdita di numerose opportunità per il prossimo anno scolastico. Questo aggiornamento è cruciale per la definizione degli organici e per chi ambisce a intraprendere o consolidare la carriera docente nel sistema pubblico italiano.
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