Test di Ammissione all’Università 2025: Tutte le Prove di Settembre per i Corsi ad Accesso Programmato
Il mese di settembre 2025 sarà fondamentale per migliaia di studenti italiani che aspirano a iscriversi ai corsi di laurea magistrale ad accesso programmato a livello nazionale. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha ufficializzato il calendario con le date delle prove di ammissione, che coinvolgono facoltà molto richieste come Medicina e Chirurgia in lingua inglese, Odontoiatria e Protesi Dentaria in inglese, Medicina Veterinaria in inglese, Professioni Sanitarie e Scienze della Formazione Primaria. Le prove si svolgeranno tra l’8 e il 25 settembre 2025, con modalità e criteri selettivi definiti per garantire la qualità della formazione e l’adeguamento alle capacità delle università.nnL’accesso programmato nazionale limita i posti disponibili per alcuni corsi particolarmente competitivi, con l’obiettivo di mantenere elevati standard formativi e soddisfare la domanda del mercato del lavoro. Tra i corsi coinvolti figurano Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Medicina Veterinaria, Professioni Sanitarie e Scienze della Formazione Primaria. Il test IMAT per Medicina e Chirurgia in lingua inglese, previsto il 17 settembre, valuta conoscenze di cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica, con un numero di posti che si aggira tra 500 e 1000 a livello nazionale. Le prove di Odontoiatria e Medicina Veterinaria in inglese seguono criteri simili, mentre le Professioni Sanitarie svolgono il test in due giornate, l’8 e il 10 settembre, con una prova magistrale il 25 settembre.nnLe iscrizioni alle prove avvengono online a partire da giugno-luglio 2025, con pagamento di una tassa variabile e presentazione della documentazione necessaria. Per affrontare al meglio i test è consigliato seguire corsi di preparazione, esercitarsi con simulazioni e gestire lo stress con tecniche specifiche. È fondamentale monitorare aggiornamenti tramite fonti ufficiali come il sito del Ministero dell’Università e delle singole università. Il superamento delle prove rappresenta un primo passo decisivo verso una carriera di successo in ambito sanitario, educativo o medico, e il rispetto delle scadenze e una preparazione metodica sono chiavi per ottenere risultati positivi.
Apple ha introdotto una rivoluzione nel suo ecosistema europeo seguendo la maxi multa da 500 milioni di euro inflittale dalla Commissione Europea per violazioni legate al Digital Markets Act (DMA). La modifica più evidente è l’etichettatura con un triangolo rosso con punto esclamativo di tutte le app che offrono sistemi di pagamento alternativi a quelli proprietari di Apple all’interno dell’App Store UE. Questa misura, resa obbligatoria dopo una lunga indagine, mira a garantire trasparenza per gli utenti informandoli che le transazioni potrebbero avvenire esternamente al sistema Apple, ma ha anche sollevato dibattiti su un possibile effetto negativo verso le app con pagamenti esterni, rischiando di penalizzarne l’utilizzo. La sanzione di febbraio 2025 ha rappresentato una pietra miliare nel contrasto al potere dominante di Apple, sottolineando come Bruxelles voglia promuovere concorrenza e libertà all’interno dei mercati digitali, obbligando i giganti tecnologici ad aprire i propri ecosistemi e a consentire metodi di pagamento differenti da quelli ufficiali. Di fatto, il DMA impone regole severe ai “gatekeeper” digitali per tutelare sviluppatori e consumatori europei, in un contesto di mercato che sta cambiando profondamente.
L’etichetta del triangolo rosso è stata implementata da Apple in modo tecnico ben visibile accanto al nome dell’app e nelle sezioni di download e pagamento nello store. Ufficialmente pensata per la trasparenza e la sicurezza degli utenti, in realtà è stata giudicata da molte associazioni e analisti come uno strumento potenzialmente discriminatorio, che potrebbe dissuadere gli utenti meno esperti dall’utilizzare pagamenti alternativi ritenuti meno sicuri o più rischiosi, anche se ciò non corrisponde necessariamente al vero. Questa differenziazione ha creato un contrasto tra la necessità di informare e quella di non limitare la concorrenza, mentre gli sviluppatori lamentano un impatto negativo visibile sull’adozione delle app con tale etichetta, temendo un vero e proprio stigma commerciale. Alcuni hanno addirittura portato all’attenzione della Commissione Europea istanze per rivedere questa modalità di segnalazione, ritenuta poco neutrale e potenzialmente lesiva.
Un caso esemplare è Instacar, prima app a comparire con l’etichetta rossa e a utilizzare un sistema di pagamento alternativo per ridurre costi e offrire promozioni più flessibili ai propri utenti. Sebbene Instacar abbia visto un calo percentuale nelle installazioni iOS poco dopo l’introduzione dell’etichetta, ne ha tratto beneficio in termini di margini di guadagno e valore medio per utente, dimostrando la complessità dell’impatto sul mercato. Il futuro dell’App Store in Europa sarà segnato da sviluppi in ambito legale, regolatorio e competitivo, con possibilità che la Commissione intervenga nuovamente in caso la segnalazione venisse giudicata penalizzante. Il dialogo tra Apple, sviluppatori, utenti e autorità dovrà continuare per bilanciare libertà di scelta, sicurezza e concorrenza, in un’Europa digitale più aperta e consapevole dove la trasparenza informativa diventerà un pilastro fondamentale del rapporto tra piattaforme e consumatori.
Il 15 maggio 2025, OPPO ha lanciato in Cina la nuova gamma Reno14 Pro e Reno14, dispositivi di fascia media che puntano a stabilire nuovi standard in termini di autonomia, prestazioni e fotografia mobile. Questi smartphone sono equipaggiati con batterie di grande capacità (6200mAh per il Pro e 6000mAh per il modello base) e processori MediaTek Dimensity di ultima generazione, rispettivamente 8450 e 8350. Il comparto fotografico si distingue per la presenza di quattro sensori posteriori da 50MP ciascuno, garantendo versatilità e qualità elevata nelle diverse modalità di scatto. Caratteristiche come un display AMOLED ampio e luminoso, con refresh rate fino a 120Hz, e la ricarica rapida a 80W completano un quadro tecnico di primissimo piano per la fascia media.
Dal punto di vista del design, i Reno14 Pro e Reno14 offrono linee sottili e materiali pregiati che combinano leggerezza e robustezza. I display edge-to-edge, con bordi curvi e protezione Gorilla Glass, assicurano un’esperienza visiva immersiva, mentre la fotocamera frontale punch-hole risponde alle tendenze più attuali. Le specifiche tecniche comprendono anche ampie varianti di RAM (da 8GB fino a 16GB) e storage fino a 512GB, indirizzando un pubblico attento al multitasking e alle esigenze di spazio. I processori garantiscono potenza e ottimizzazione energetica, rendendo questi smartphone competitivi anche nel gaming.
La batteria rappresenta senza dubbio il vero punto di forza del duo Reno14, con capacità tra le più elevate del segmento medio e una ricarica ultraveloce che raggiunge l’80% in circa 15 minuti. L’integrazione di numerosi sistemi di sicurezza assicura affidabilità e lunga durata del dispositivo. ColorOS basata su Android 14 si presenta intuitiva e personalizzabile, con funzionalità smart che migliorano la gestione della batteria, la sicurezza e l’esperienza utente complessiva. Posizionati in un mercato cinese molto competitivo, questi smartphone si candidano a essere leader nel segmento medio offrendo un equilibrio perfetto tra prestazioni, autonomia e qualità fotografica, con un’attesa positiva anche per un rilascio in Europa nei prossimi mesi.
Apple si prepara a lanciare nel 2027 l’iPhone 20 Pro, un dispositivo che rappresenta una svolta tecnologica e di design rivoluzionaria, realizzando la visione di Steve Jobs per uno smartphone completamente privo di tasti fisici, notch e porte visibili. Il nuovo modello punterà su un display curvo sui quattro lati, fotocamere e sensori nascosti sotto lo schermo e batterie allo stato solido, con l’obiettivo di offrire un’esperienza utente immersiva e senza interruzioni. Questa evoluzione segna l’inizio di un’era wireless totale, eliminando cavi e ingressi fisici per la ricarica e la trasmissione dati, e introduce nuove sfide ingegneristiche riguardanti la resistenza, la qualità delle fotocamere e la dissipazione del calore.
Il display curvo su tutti i lati rappresenta un passo oltre l’attuale design edge dei dispositivi concorrenti, garantendo cornici ridottissime e un’immersione visiva senza precedenti, supportata da materiali innovativi per massimizzare resistenza ed estetica. L’integrazione sotto display della fotocamera frontale e dei sensori Face ID mira a eliminare il notch rendendo questi elementi invisibili, senza compromettere la qualità di immagini e sicurezza. La totale assenza di porte fisiche segna l’adozione definitiva della tecnologia wireless per ricarica e trasferimento dati, costringendo gli utenti e il mercato degli accessori a una nuova modalità di utilizzo e interazione.
Questi cambiamenti influiranno profondamente sulla user experience, con interazioni più naturali, un device esteticamente raffinato e una rivoluzione nelle abitudini di uso quotidiano, seppur con un necessario periodo di adattamento. Le sfide tecniche restano elevate, tra cui garantire la robustezza di un corpo minimalista e gestire la manutenzione senza porte, con un mercato che dovrà rispondere rapidamente all’innovazione per restare competitivo. Nel complesso, l’iPhone 20 Pro promette di scrivere una nuova pagina nell’evoluzione tecnologica degli smartphone, realizzando una sintesi tra tecnologia avanzata e design futuristico, con il 2027 come anno chiave per questa trasformazione.
La Giornata Internazionale contro l’omofobia, bifobia e transfobia, celebrata ogni anno il 17 maggio, rappresenta un momento cruciale per riflettere sulle discriminazioni ancora presenti verso le persone LGBT e sul ruolo educativo delle scuole. Questa data ricorda la rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1990, segnando l’inizio di un percorso globale di lotta alla stigmatizzazione. Il Ministero dell’Istruzione italiano sostiene attivamente questa ricorrenza, invitando le scuole a organizzare iniziative di sensibilizzazione e riconoscendo l’importanza del personale scolastico nel creare ambienti inclusivi e sicuri per tutti gli studenti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o identità di genere. La giornata ha inoltre radici europee, essendo stata istituita con una Risoluzione del Parlamento Europeo nel 2007, che ha spronato gli stati membri, inclusa l’Italia, a promuovere i diritti delle persone LGBT e a utilizzare la scuola come strumento di educazione ai valori di uguaglianza e rispetto.
Le scuole hanno un ruolo centrale nella prevenzione di discriminazioni e bullismo omofobico, bifobico e transfobico, attraverso percorsi educativi che favoriscono il dialogo e la consapevolezza. Le attività proposte per il 17 maggio e durante l’anno scolastico includono incontri con esperti, laboratori, proiezioni e performance artistiche che mirano a valorizzare la diversità e a costruire una coscienza sociale fondata sul rispetto reciproco. La sensibilizzazione in ambito scolastico consente di decostruire stereotipi e promuovere l’inclusione, prevenendo sofferenza psicologica e isolamento di studenti LGBT. Tuttavia, le sfide quotidiane non mancano, con episodi di bullismo spesso silenzioso e diffuso, che richiedono una risposta tempestiva tramite protocolli anti-bullismo, supporto psicologico e collaborazione con associazioni.
Un elemento chiave per il successo di queste iniziative è la formazione continua del personale scolastico, che deve acquisire competenze specifiche per riconoscere e intervenire contro discriminazioni e violenze. Parallelamente, il coinvolgimento delle famiglie e della società civile contribuisce a rafforzare la rete di sostegno e diffusione di valori inclusivi. La giornata del 17 maggio, pertanto, non è solo simbolica ma rappresenta una piattaforma per promuovere cambiamenti concreti nelle mentalità e nei comportamenti, facendo della scuola un presidio di diritti umani, dignità e crescita civica per tutti gli studenti. Investire in formazione, ascolto e sostegno è essenziale per superare ignoranza e intolleranza, garantendo un futuro di rispetto e sicurezza per le giovani generazioni.
L’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle scuole italiane è al centro di una trasformazione normativa e culturale significativa, con l’approvazione da parte del Senato italiano del disegno di legge 2316, che stabilisce un quadro chiaro per l’utilizzo dell’AI nella pubblica amministrazione scolastica. Questo cambiamento ridefinisce i ruoli e le responsabilità dei dirigenti scolastici, che assumono una posizione cruciale nella gestione e vigilanza delle piattaforme AI all’interno degli istituti. La normativa italiana si allinea con i principi fissati dal Regolamento europeo, che tutelano i diritti dei cittadini e promuovono un uso etico e responsabile degli strumenti digitali, sottolineando la necessità di trasparenza, privacy e sicurezza. Le nuove disposizioni prevedono che i dirigenti scolastici si facciano carico della responsabilità giuridica personale nelle decisioni legate all’adozione e all’impiego dell’AI, rendendo il loro ruolo centrale nel successo e nella corretta implementazione delle tecnologie digitali nelle scuole.
L’introduzione dell’AI nella scuola è vista come un passo fondamentale per modernizzare e rendere più efficiente la gestione amministrativa e organizzativa, facilitando processi come la gestione del personale, la dematerializzazione e il trattamento dei dati. Tuttavia, questa innovazione porta con sé la cosiddetta “paura della firma”, ovvero il timore dei dirigenti di assumersi la responsabilità legale di decisioni basate su dati o elaborazioni algoritmiche, spesso percepite come difficili da controllare o valutare completamente. Le incertezze normative, la preoccupazione per la privacy, la mancanza di trasparenza dei sistemi AI e l’assenza di precedenti giuridici aumentano questa diffidenza, rischiando di rallentare l’adozione delle tecnologie. Per affrontare queste sfide è prevista una formazione mirata e continua, non solo per i dirigenti ma anche per il personale tecnico e amministrativo, con l’istituzione di poli di competenza dedicati e strumenti di supporto legale e informatico.
La digitalizzazione, inclusa la firma digitale, comporta ulteriori responsabilità per i dirigenti, che devono garantire la correttezza degli strumenti adottati e la conformità a standard di sicurezza e tracciabilità. Il disegno di legge impone controlli e audit periodici per mitigare i rischi e assicurare la qualità dei processi decisionali basati sull’AI. Nonostante le opportunità offerte dall’automatizzazione e dalla maggiore efficienza, permangono criticità quali la carenza di personale formato, la diffidenza culturale e problemi di interoperabilità dei sistemi. Il successo dell’attuazione dipenderà molto dalla capacità delle istituzioni di fornire formazione adeguata, linee guida uniformi e supporto costante, consolidando la responsabilità dei dirigenti come elemento chiave. Solo in questo modo l’innovazione potrà tradursi in progresso reale, facendo dell’intelligenza artificiale un fattore di crescita professionale e culturale della scuola italiana.
Il calendario scolastico 2025/26 in Italia rappresenta uno strumento fondamentale per studenti, famiglie e insegnanti, poiché stabilisce le date di inizio e fine delle lezioni, le festività e le vacanze scolastiche. Ogni Regione italiana delibera annualmente il proprio calendario considerando esigenze territoriali, climatiche e culturali, dando origine a date di inizio scuola differenziate. Queste variazioni sono importanti anche per la programmazione delle attività extrascolastiche e per garantire le 200 giornate di lezione previste dalla normativa nazionale.
Nel 2025 il primo giorno di scuola varierà dal 8 settembre, anticipato dalla Provincia autonoma di Bolzano, fino al 16 settembre per Calabria e Puglia, con il Centro Italia e molte altre regioni che si allineano intorno al 15 settembre. Questo ritardo o anticipo riflette fattori diversi come clima, turismo e tradizioni locali. Ad esempio, Lombardia e alcune regioni del Nord inizieranno il 10-12 settembre, mentre molte regioni centrali come Marche, Lazio e Toscana inizieranno il 15 settembre. La Regione Marche, in particolare, ha definito un calendario che tiene conto delle esigenze di famiglie e scuole, garantendo chiusure per Natale, Pasqua e altre festività locali.
Conoscere queste date permette una migliore organizzazione delle famiglie riguardo vacanze estive, attività ricreative e rientro a scuola. Le vacanze scolastiche sono generalmente programmate dal 22 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 per Natale e nella prima settimana di aprile 2026 per Pasqua, con ulteriori ponti nelle festività nazionali. Per restare aggiornati è consigliato consultare siti ufficiali regionali e scolastici. In sintesi, un calendario scolastico chiaro e condiviso è essenziale per un sereno e ordinato avvio dell’anno scolastico, facilitando la pianificazione e la vita quotidiana di tutte le persone coinvolte.
Il 16 maggio 2025, le città calabresi di Catanzaro e Lamezia Terme chiuderanno tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, a causa di un peggioramento delle condizioni meteorologiche previsto nel Sud Italia. Le ordinanze, firmate dai sindaci su sollecitazione della Protezione Civile, mirano a garantire la sicurezza della popolazione davanti a un’allerta meteo arancione che prevede forti piogge, venti intensi e rischio di frane e allagamenti. Questa misura fa parte di una prassi consolidata in Calabria, regione particolarmente vulnerabile per la sua conformazione geografica e morfologica, che negli ultimi anni ha visto aumentare gli eventi meteorologici estremi, spingendo le autorità a intervenire per prevenire situazioni di pericolo, soprattutto durante i mesi autunnali e primaverili.
Le chiusure delle scuole comportano impatti significativi sulle famiglie, costrette a riorganizzare impegni lavorativi e assistenza ai figli, e sugli studenti, con possibili effetti sull’organizzazione didattica e recupero delle lezioni. Le autorità hanno quindi raccomandato di evitare spostamenti non necessari e di seguire costantemente gli aggiornamenti ufficiali per ridurre i rischi causati dagli eventi meteorologici avversi. Parallelamente, la Protezione Civile, in collaborazione con gli enti locali, monitora costantemente la situazione, disponendo e comunicando tempestivamente tutte le ordinanze e aggiornamenti riguardanti le chiusure scolastiche, assicurandosi che le informazioni raggiungano famiglie e studenti attraverso vari canali ufficiali.
Guardando al futuro, l’evento del 16 maggio 2025 sottolinea l’importanza della prevenzione e della tempestività nelle risposte istituzionali di fronte a emergenze climatiche sempre più frequenti. Serve continuare a investire in sistemi di allerta rapida, consolidare le infrastrutture scolastiche, migliorare la comunicazione e sensibilizzare la cittadinanza per affrontare al meglio questi momenti critici. La collaborazione sinergica tra istituzioni, scuole e famiglie rimane fondamentale per garantire la sicurezza e la continuità educativa, tutelando allo stesso tempo la salute e il benessere degli studenti e di tutto il personale scolastico.
L’USR Piemonte ha avviato un controllo rigoroso dei titoli di accesso per i candidati ammessi alla prova orale del concorso docenti PNRR2 secondaria, coinvolgendo specifiche classi di concorso (A023, A041, A057, AS2C e AS2D). I candidati devono compilare un form online entro il 30 maggio 2025, pena l’esclusione, per garantire la trasparenza e la correttezza del processo selettivo. Questo controllo rientra in un più ampio processo di innovazione e digitalizzazione della procedura concorsuale promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, volto a rafforzare la qualità e l’affidabilità del reclutamento scolastico, tutelando studenti e famiglie. Le discipline coinvolte sono strategiche e comprendono sia materie scientifiche che l’insegnamento del sostegno, riflettendo l’attenzione all’inclusione e alla preparazione specifica del personale docente.
La procedura prevede la compilazione di un form dettagliato, in cui i candidati devono fornire dati anagrafici, specificare la classe di concorso e allegare documentazione comprovante il possesso dei titoli di studio e dei crediti richiesti. I requisiti variano a seconda della classe di concorso e includono lauree specifiche, crediti formativi universitari e specializzazioni come il TFA Sostegno. La scadenza per l’invio è inderogabile, evidenziando l’importanza di una gestione attenta e anticipata. Dopo la scadenza, l’ufficio procederà a verifiche incrociate e potrà richiedere chiarimenti o integrazioni in caso di anomalie al fine di garantire una selezione meritocratica e trasparente.
I candidati sono invitati a preparare con cura tutta la documentazione, a utilizzare formati digitali adeguati e a seguire con attenzione le istruzioni pubblicate dall’USR Piemonte per evitare errori o ritardi che potrebbero compromettere la partecipazione al concorso. L’iniziativa non è solo un adempimento burocratico, ma un momento fondamentale per assicurare che ogni docente sia qualificato e che il sistema scolastico regionale possa offrire una didattica di qualità. Il modello adottato rappresenta un esempio di innovazione amministrativa replicabile, in linea con gli obiettivi di trasparenza e sicurezza promossi dal PNRR. Ai candidati si raccomanda dunque preparazione, puntualità e massima attenzione ai dettagli per un accesso ordinato e meritocratico alla professione docente.
L’ingresso dell’intelligenza artificiale (IA) nell’istruzione universitaria sta trasformando radicalmente le modalità di apprendimento e valutazione, imponendo un ripensamento profondo dei modelli didattici tradizionali. Le università si trovano di fronte a una sfida complessa: garantire l’integrità dell’apprendimento in un contesto dove l’IA può produrre elaborati e risposte con facilità, mettendo a rischio l’autenticità dei risultati. I metodi tradizionali di rilevamento dell’uso improprio dell’IA si dimostrano inefficaci, spesso producendo falsi positivi o negativi, e alimentando sfiducia tra docenti e studenti. In tale scenario, la pedagogia basata sul design emerge come un’alternativa capace di valorizzare il processo di apprendimento attraverso la progettazione collaborativa, la centralità dello studente e la valutazione orientata al percorso, non solo al prodotto finale. Questo paradigma promuove lo sviluppo di competenze critiche, creative e metacognitive, sfruttando le potenzialità dell’IA come strumento flessibile e personalizzabile.
La valutazione diventa quindi un processo dinamico e articolato, focalizzato su portfolio digitali evolutivi, diari riflessivi, valutazioni tra pari e compiti autentici legati a contesti reali, dove l’IA supporta ma non sostituisce il pensiero dello studente. Gli studenti sono chiamati a responsabilizzarsi, assumendo un ruolo attivo nella gestione etica e consapevole degli strumenti tecnologici, sviluppando così una propria identità intellettuale e metodologica. Esperienze di successo a livello globale, quali quelle di Stanford e University College London, dimostrano le potenzialità di questi approcci, sebbene permangano criticità quali resistenze al cambiamento, disparità di risorse e bisogni formativi.
Le prospettive future richiedono alle università di adottare politiche chiare sull’uso dell’IA, promuovere la formazione continua e creare ambienti collaborativi dove tecnologia e pedagogia si integrino efficacemente. Solo attraverso una ridefinizione condivisa dei processi educativi sarà possibile costruire un sistema formativo equo, sostenibile e innovativo. In conclusione, la sfida non è più reprimere l’uso dell’IA ma integrarli in modo etico e costruttivo, in una didattica che mette al centro lo studente, il suo percorso e la costruzione di un sapere autentico e responsabile.
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