Papa Leone: "L'algoritmo non potrà mai sostituire il gesto umano" – Il concetto di umanità al centro dell'assistenza sanitaria

Papa Leone: "L'algoritmo non potrà mai sostituire il gesto umano" – Il concetto di umanità al centro dell'assistenza sanitaria

Il 2 ottobre 2025, in un incontro storico a Roma, Papa Leone ha dialogato con la Confederación Médica Latinoiberoamericana y del Caribe sulle sfide e opportunità dell'Intelligenza Artificiale (IA) nella medicina. Il Papa ha sottolineato che, nonostante i vantaggi tecnologici degli algoritmi nel facilitare diagnosi, gestione ospedaliera e prevenzione, questi non possono sostituire la componente umana imprescindibile nella cura, quale compassione, ascolto e presenza. La posizione del Vaticano è chiara: la tecnologia è benvenuta se migliora la pratica clinica, ma deve rimanere uno strumento al servizio del rapporto medico-paziente, senza sostituire il tocco umano. Nell'udienza, Papa Leone ha evidenziato la necessità di uno sviluppo tecnologico responsabile e di una formazione etica continua, mantenendo sempre la centralità della carità e del dialogo umano nella cura. Le esperienze ospedaliere confermano che il progresso digitale non deve mai compromettere il contatto empatico con il malato. La visione proposta è un equilibrio armonioso tra tecnologia e compassione, ponendo al centro la persona e respingendo l'idea che l’algoritmo possa prendere decisioni vitali senza la guida umana. Il discorso del Pontefice rappresenta un faro globale per medici, ricercatori e legislatori, ribadendo che il futuro della medicina si costruisce integrando scienza e anima, e che nessun algoritmo potrà mai replicare il gesto consolatorio umano.

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