Pellizza da Volpedo: oltre il Quarto Stato, la spiritualità del reale. Una mostra a Milano tra luce e mistero
La mostra dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, ospitata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano fino al gennaio 2026, rappresenta un evento culturale di grande rilievo per il panorama artistico italiano. Curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, l'esposizione offre un’approfondita analisi del lavoro del pittore simbolo del divisionismo e autore del celeberrimo "Quarto Stato". Attraverso oltre quaranta opere esposte tra dipinti, disegni e studi preparatori, la mostra esplora non solo la fase iconica di Pellizza ma anche il suo costante dialogo con la luce e la natura, svelando la sua ricerca di un senso spirituale e misterioso nel reale. Una raffinata combinazione di rigore scientifico e dispositivi multimediali permette di vivere un’esperienza immersiva e accessibile a un pubblico ampio e variegato.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, nato nel 1868 in Piemonte, si distinse all’Accademia di Brera per la sua particolare capacità di superare l’aspetto tecnico del divisionismo, impiegando la luce e il colore per esprimere temi sociali e filosofici profondi. La mostra alla GAM di Milano riflette accuratamente questo suo percorso artistico e intellettuale, presentando opere chiave come "Il Quarto Stato", "Fiumana" e "Il sole". L’allestimento tematico e cronologico, arricchito da apparati didattici e un fitto programma di eventi collaterali, mira a restituire l’intima relazione tra Pittura, natura e spiritualità, rendendo palpabile il senso di mistero che permea la sua arte.
Infine, la mostra si pone come ponte ideale tra Otto e Novecento, valorizzando l’attualità della poetica pellizziana e la sua riflessione sui grandi temi della modernità: lavoro, giustizia, solidarietà e trascendenza. Il lavoro curatoriale di Scotti e Zatti, con un approccio integrato fra storia, tecnica e cultura, consente di apprezzare Pellizza non solo come documento storico ma come figura attualissima e fonte di continua ispirazione. Tra conferenze, laboratori e approfondimenti, questa esposizione si conferma un evento culturale imprescindibile per comprendere e vivere la complessità dell’arte italiana e della sua eredità spirituale.