Pensione di vecchiaia anticipata: come uscire dal lavoro a 56 o 61 anni con l'invalidità nel 2025

Pensione di vecchiaia anticipata: come uscire dal lavoro a 56 o 61 anni con l'invalidità nel 2025

La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità rappresenta una soluzione importante per i lavoratori del settore privato che, a causa di una invalidità certificata superiore all’80%, non sono più in grado di proseguire l’attività lavorativa. Per accedere a questa forma previdenziale agevolata in Italia nel 2025, è necessario rispettare precisi requisiti anagrafici (donne a partire da 56 anni, uomini da 61), contributivi (almeno 20 anni di contributi IVS) e sanitari, con una rigorosa valutazione da parte della commissione medica INPS. La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale INPS, corredandola della documentazione medica richiesta. L’iter burocratico prevede la verifica preliminare della documentazione, la visita medica con accertamento dell’invalidità e, in caso di esito positivo, la liquidazione della pensione, che può avvenire anche con decorrenza retroattiva. Questa misura si distingue dalla pensione per invalidi civili, destinata a soggetti con redditi bassi e senza limiti contributivi o anagrafici così stringenti. La normativa mira a tutelare in modo particolare le donne, riconoscendo un’età di accesso più bassa, e offre una via d’uscita anticipata dal lavoro rispetto alla pensione ordinaria di vecchiaia. Per prepararsi al meglio alla domanda è consigliabile verificare la propria posizione contributiva, raccogliere documentazione medica completa e consultare esperti o patronati. L’obiettivo è che la maggiore diffusione di informazioni consenta ai lavoratori invalidi di esercitare pienamente i loro diritti in un momento particolarmente delicato della vita lavorativa e sanitaria.

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