
Produttività, salari e PIL in Italia: le strategie per rafforzare imprese e contratti nel 2025
Il tema della produttività in Italia emerge come fondamentale per il futuro economico nazionale, specialmente alla luce dei risultati ottenuti dal Governo Meloni e delle sfide attuali come il calo dei salari reali e l'aumento dei costi energetici. Nonostante segnali positivi come la crescita dell'occupazione e il rating Fitch, persistono criticità strutturali, quali la stagnazione della produttività e il gap territoriale, evidenziate dal rapporto Cnel. La politica economica del governo si è concentrata su incentivi al lavoro stabile e al sostegno delle PMI, tuttavia la perdita del potere d'acquisto delle famiglie segnala un'urgenza di interventi mirati. L'aumento del 30% del costo dell'energia ha aggravato la situazione, penalizzando imprese e lavoratori e comprimendo margini salariali. Il rilancio della produttività passa inoltre per una moderna contrattazione collettiva, premi di produttività, formazione continua e innovazioni tecniche, sostenute da misure fiscali e fiscali per investimenti e internazionalizzazione. Sul fronte occupazionale, le prospettive sono positive, con crescita dei contratti stabili e politiche attive, ma restano sfide legate a disoccupazione giovanile e transizione digitale. Le strategie per aumentare i salari includono rinnovo contratti, introduzione di un salario minimo legale, incentivi economici legati a produttività, riduzione del cuneo fiscale e sostegno alle famiglie. In conclusione, affrontare innovazione, caro energia e modernizzazione dei contratti è cruciale per rilanciare crescita, equità e ruolo internazionale dell'Italia.