
Professore triestino morto in Grecia: la scuola sostiene la famiglia
Il tragico evento della morte improvvisa di un professore triestino, appena andato in pensione e deceduto durante una vacanza in Grecia, ha sconvolto profondamente la comunità scolastica e locale. Questa perdita inattesa ha messo in evidenza la fragilità della vita e l'importanza dei legami umani oltre l'ambito lavorativo. Il docente, molto stimato per la sua dedizione professionale e umanità, era un punto di riferimento per studenti e colleghi, lasciando un'eredità valoriale significativa attraverso il suo impegno didattico e personale. La solidarietà della scuola si è manifestata con una raccolta fondi volta a sostenere economicamente il rimpatrio della salma, affrontando insieme le difficoltà burocratiche e logistiche di un evento difficile da gestire. Le indagini in corso sull'esatta causa del decesso hanno alimentato un senso di attesa e preoccupazione, mentre la vicenda ha anche sollecitato una riflessione più ampia sull'importanza della preparazione e assistenza per chi viaggia all'estero, soprattutto in età avanzata. Parallelamente, l’istituto ha messo in atto iniziative di supporto psicologico per aiutare studenti e personale a elaborare il lutto collettivo. In memoria del professore verranno organizzate cerimonie e progetti commemorativi, sottolineando il valore educativo e umano della scuola come comunità solidale. Questa storia, pur dolorosa, testimonia come la scuola possa essere un luogo di cura, solidarietà e formazione come cittadini responsabili.