Qian Zhimin: la 'Cryptoqueen' dietro la maxi truffa Bitcoin condannata a 11 anni e 8 mesi di carcere nel Regno Unito
Nel novembre 2025, Qian Zhimin, soprannominata la 'Cryptoqueen cinese', è stata condannata a 11 anni e 8 mesi di carcere nel Regno Unito per aver ideato uno schema piramidale in Bitcoin, sottraendo oltre 6 miliardi di dollari a più di 100.000 investitori. La sua ascesa ha inizio in Cina nel 2014, dove fonda una società fintech promettendo rendimenti elevati su investimenti in criptovalute, ma dietro l’apparente innovazione si celava una truffa sofisticata che ha coinvolto migliaia di vittime attraverso campagne mediatiche e testimonial influenti. Quando il sistema ha mostrato segni di crollo, Qian è fuggita in UK sfruttando la complessità delle transazioni crypto per nascondersi, dando avvio a un'indagine internazionale.
Lo schema piramidale funzionava promettendo guadagni irrealistici, con i rendimenti pagati esclusivamente grazie ai fondi dei nuovi investitori, e sfruttava piattaforme offshore e wallet nascosti per riciclare il denaro. L’arresto nel Regno Unito è stato possibile grazie a un'operazione congiunta tra autorità cinesi, Europol e la NCA britannica, con un processo durato nove mesi che ha coinvolto centinaia di testimoni e l’uso di sofisticate analisi forensi blockchain. Il sequestro record di oltre 6 miliardi di dollari in Bitcoin ha aperto la strada a un recupero dei fondi e ha evidenziato le vulnerabilità normative globali, evidenziando la necessità di standard uniformi e di una maggiore cooperazione internazionale per combattere le frodi crypto.
Le ripercussioni sul mondo degli investimenti sono state profonde, con un calo di fiducia e richieste di maggior tutela. La vicenda ha spinto a rafforzare le normative KYC e AML e a intensificare gli sforzi di cybersecurity. Inoltre, le tecniche utilizzate da Qian mettono in luce nuove frontiere del riciclaggio digitale, dall’uso di mixer alla creazione di società di comodo. La condanna rappresenta un precedente importante e un monito per tutto il settore, sottolineando l’equilibrio necessario tra innovazione tecnologica, sicurezza e responsabilità finanziaria.