
Regno Unito: Alleanza tra Governo e Big Tech per la Formazione su Intelligenza Artificiale di 7,5 Milioni di Lavoratori entro il 2030
Il governo britannico, guidato da Keir Starmer, ha annunciato un accordo storico con undici delle principali aziende tecnologiche mondiali per lanciare il programma ‘TechFirst’. L'obiettivo è formare 7,5 milioni di lavoratori britannici sulle competenze digitali e sull’uso dell’intelligenza artificiale entro il 2030, grazie a un investimento di 187 milioni di sterline. Questa iniziativa nasce dal riconoscimento della centralità dell’IA nei mercati del lavoro contemporanei: secondo analisi recenti, oltre il 50% delle professioni del futuro richiederà skill digitali avanzate. Il programma ‘TechFirst’ prevede percorsi formativi su base, intermedia e avanzata, con un focus pratico su piattaforme come ChatGPT e strumenti di data analysis. Non si tratta solo di un’esigenza britannica: anche Stati Uniti, Germania e Francia hanno avviato progetti simili, ma l’impegno del Regno Unito si distingue per l’ampiezza della copertura e la rilevanza dei partner coinvolti, tra cui Google, Microsoft, Amazon, Meta e Apple. Queste aziende forniranno sia finanziamenti che supporto operativo con contenuti, piattaforme, tutor e stage, favorendo la collaborazione tra impresa, università e settore pubblico.
La distribuzione delle risorse e l’accessibilità ai corsi sono pensate per garantire inclusione su tutto il territorio, con priorità per settori strategici e categorie più esposte all’automazione. Oltre 150 centri di formazione e il forte ricorso all’e-learning permetteranno di raggiungere anche aree periferiche, assicurando pari opportunità a donne, minoranze e persone con disabilità. Una parte rilevante del budget andrà allo sviluppo di materiali didattici, sostegno alle imprese che investono in riqualificazione del personale, borse di studio e campagne di sensibilizzazione. Il sistema di selezione adotterà algoritmi sviluppati da Microsoft e il Ministero delle politiche digitali, per garantire una distribuzione equa e basata sulle reali esigenze del mercato del lavoro regionale. Sono previste sinergie con altri progetti europei e globale, nel rispetto delle direttive UE su trasparenza, etica e sicurezza dei dati, così da favorire la mobilità dei lavoratori e la competitività a livello internazionale.
Il programma TechFirst porta con sé opportunità e sfide. Secondo gli esperti, la collaborazione pubblico-privata e l’ampiezza dell’investimento rappresentano una svolta positiva, ma restano rischi da gestire: dal gap digitale tra la popolazione, alla velocità dell’innovazione tecnologica, fino ai temi privacy e sicurezza. Sul fronte politico la maggioranza sostiene compatta il progetto, mentre opposizioni e sindacati chiedono maggiori garanzie per i lavoratori più vulnerabili, il monitoraggio costante dei dati e la trasparenza nella gestione dei fondi. In sintesi, l’accordo tra governo e big tech potrebbe trasformare la sfida dell’automazione in una grande opportunità collettiva, rafforzando la posizione del Regno Unito nel panorama digitale e garantendo effetti duraturi sull’occupabilità e la competitività del Paese, a patto di un’attenta gestione e del coinvolgimento di tutte le parti sociali.