Riforma dei programmi scolastici dal 2026: tutte le novità su Italiano, Latino, STEM e Lingue nella scuola italiana
La riforma dei programmi scolastici italiani, che entrerà in vigore nell'anno 2026/27, rappresenta una profonda trasformazione del sistema educativo nazionale. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio di Stato, la riforma introduce nuovi contenuti e metodologie, ponendo l'accento sull'equilibrio tra discipline umanistiche e STEM, con particolare valorizzazione dell'italiano, del latino, delle STEM e delle lingue straniere. In particolare, si evidenziano il ritorno delle poesie a memoria nella scuola primaria e l'introduzione del latino dalla seconda media, con approcci innovativi per potenziare competenze linguistiche e culturali. Parallelamente, si punta all'alfabetizzazione digitale precoce con l'inserimento obbligatorio dell'informatica e delle discipline STEM già dalla primaria, promuovendo laboratori, programmazione visuale e robotica educativa, oltre a una rivoluzione metodologica nell'insegnamento dell'inglese, che sarà introdotto in modo naturale e immersivo. Questa trasformazione coinvolgerà anche l’aggiornamento dei libri di testo e la formazione obbligatoria per i docenti, mirando a un cambiamento che favorisca un apprendimento più inclusivo, laboratoriale e interdisciplinare. L'impatto riguarderà tutti gli ordini scolastici, con nuovi ambienti didattici, criteri valutativi basati sulle competenze e percorsi individualizzati. Nonostante le opportunità di sviluppo, la riforma presenta anche sfide legate a risorse, disparità territoriali e adattamento dei docenti. In vista del 2026, sarà fondamentale un impegno condiviso tra studenti, famiglie e insegnanti per accompagnare il sistema educativo verso un futuro più moderno, bilanciato e conforme agli standard europei.