Riforma della Maturità: Nuove Regole dal 2026, Orale Obbligatorio e Stop alla "Scena Muta"

Riforma della Maturità: Nuove Regole dal 2026, Orale Obbligatorio e Stop alla "Scena Muta"

La riforma della maturità italiana che entrerà in vigore dal 2026 rappresenta un cambiamento significativo nell'approccio all'esame finale delle scuole superiori. Il fulcro della riforma è l'introduzione obbligatoria della prova orale, che diventa condizione imprescindibile per il superamento dell'esame, ponendo fine alla tradizionale dipendenza dalla prova scritta. Il Ministro Valditara evidenzia come questa scelta valorizzi le competenze espressive e le capacità critiche degli studenti, preparando i giovani non solo al percorso universitario ma anche al mondo del lavoro, in cui la comunicazione efficace è fondamentale. La bocciatura per chi non risponde all'orale, definita come "scena muta", suscita dibattito per le implicazioni psicologiche e sociali.

Concretamente, le commissioni d'esame valuteranno non solo le conoscenze specifiche ma anche la capacità di ragionamento interdisciplinare e di esposizione articolata. Le scuole dovranno adeguarsi preparando al meglio gli studenti con simulazioni e supporto psicologico. Il cambio terminologico da "esame di Stato" a "esame di maturità" sottolinea la funzione educativa e simbolica del momento d'esame come rito di passaggio all'età adulta, in linea con i modelli europei che valorizzano la prova orale. La riforma genera reazioni variegate in studenti e docenti, con apprezzamenti per l'autenticità della valutazione ma anche preoccupazioni sull'ansia da prestazione.

Infine, la riforma pone sfide importanti, come la necessità di uniformare i criteri di valutazione e garantire equità tra scuole con differenti risorse, oltre a gestire il benessere emotivo degli studenti. Il successo dipenderà dall'attenta formazione dei docenti e dal supporto agli studenti più vulnerabili. Il quadro generale indica un tentativo di modernizzare e internazionalizzare la maturità italiana, promuovendo competenze trasversali e preparazione autentica, auspicando un sistema scolastico più equo e aderente alle esigenze contemporanee.

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